2011-04-07 15:08:39

India. Lotta alla corruzione: i cristiani in prima linea


I cristiani dell’India sono in prima linea nella lotta alla corruzione, che sta coinvolgendo larghi settori della società civile indiana. I vescovi a livello istituzionale e i fedeli a livello di base, stanno partecipando attivamente al dibattito che in questi giorni attraversa la nazione, sull’approvazione di una specifica legge contro la corruzione, chiamata “Lokpal Bill”. In questo delicato passaggio della vita politica nazionale, le Chiese cristiane dell’India hanno parlato con una sola voce, attraverso il “National United Christian Forum” (NUCF), che include la Chiesa cattolica e le Chiese protestanti ed evangeliche. Mons. Vincent Concessao, arcivescovo di Delhi e portavoce del NUCF, spiega in una nota inviata a Fides le ragioni dell’impegno dei cristiani in questa campagna. “Le popolazioni più colpite dalla corruzione sono i poveri, perché la corruzione non solo rende loro inaccessibili i servizi pubblici ma non consente nemmeno di realizzare le politiche necessarie alla loro promozione sociale”. Inoltre i cristiani dell’India intendono immettere in questa campagna motivazioni morali che vengono dalla fede cristiana: “la Bibbia condanna la corruzione – prosegue l’arcivescovo – perché essa impedisce all’uomo di vedere cosa è giusto e rovina la causa degli innocenti”. Secondo il Forum, urge anche rivedere il sistema legale e penale, oggi del tutto inadeguato, per condannare quanti si macchiano del reato di corruzione, per far sì che tale reato non resti impunito, soprattutto nell’opera dei funzionari pubblici. Per questo, afferma mons. Concessao, il NUCF e tutti i cristiani dell’India alzeranno la voce e si leveranno in piedi contro la corruzione”, per costruire una società più giusta e fraterna. Secondo un rapporto inviato a Fides dall’istituto “Political & Economic Risk Consultancy” (PERC), che ha sede a Hong Kong, l’India è fra i paesi più corrotti dell’Asia. Con un indice di 8,67 (l’indice peggiore è 10), l’India, secondo il PERC, è accanto a nazioni come Filippine (8.9), Indonesia (9.25) e Cambogia (9.27). Il governo indiano è stato scosso nei mesi scorsi da diversi scandali di corruzione. Il 30 gennaio una rete di movimenti e associazioni della società civile indiana ha indetto una grande “Marcia anti-corruzione” a cui hanno aderito aderito personalità di rilevo del mondo della cultura, della politica, dell’economia, delle diverse comunità religiose.







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