2011-04-07 15:27:36

In un libro, la bellezza delle cento fontane del Vaticano


In occasione dell’inaugurazione della 100.ma fontana nel territorio della Città del Vaticano, donata al Papa Benedetto XVI, nel luglio scorso, dai “Patrons of the Arts in Vatican Museum”, e dedicata alla storia di San Giuseppe, è stato presentato ieri, presso i Musei Vaticani, il Volume “Le cento fontane del Vaticano”, edito dalla Libreria Editrice Vaticana: il primo di una monografia in tre volumi, dedicato alle fontane che sorgono lungo i viali e nel bosco della Città del Vaticano. Architetture d’acqua, di luce e di suoni, motivo di ornamento e di meditazione. C’era per noi Claudia Di Lorenzi:RealAudioMP3

E’ un richiamo gioioso alla vita, che sempre rinasce e si rinnova, ma è soprattutto evocazione della vita eterna, la cui promessa colma il cuore dell’uomo di speranza. “L’acqua è simbolo della vera Vita alimentata dalla Grazia” ha detto il cardinale Giovanni Lajolo, presidente del Governatorato della Città del Vaticano, presentando oggi il volume che raccoglie alcune fra le 100 fontane che impreziosiscono i giardini vaticani e i chiostri dei palazzi dentro le mura leonine: capolavori dell’arte, per lo più in stile barocco, che alla funzione puramente ornamentale uniscono quella evocativa e meditativa. Ascoltiamo il cardinale Lajolo:

“La fontana è anche un simbolo dell’acqua zampillante della vita eterna di cui ci ha parlato nostro Signore nel suo discorso con la donna samaritana. Nei giardini del Papa queste fontane hanno una valenza talvolta alquanto recondita, però vera, di un’acqua diversa che ci presenta la grazia del Signore”.

Una bellezza frutto del genio di architetti come il Bernini e il Borromini, rispettivamente progettista e autore della celebre Fontana delle Api, o come Giovanni Vasanzio, autore per Paolo V Borghese della monumentale Fontana del Galeone. E poi il Vignola, Pirro Ligorio e autori cosiddetti minori, portatori di una sensibilità che ben si armonizza nel percorso artistico, storico e simbolico delle fontane vaticane, architetture d’acqua, di luce e di suoni. Una bellezza che si fa eco di una bellezza più alta. Ancora il presidente del Governatorato:

“Anzitutto la bellezza della natura, perché qui è l’arte che si inserisce nella natura, che vuole far godere ancora di più la natura. Così, anche, far vedere la bellezza delle bellezze che è quella bellezza sempre antica e sempre nuova di cui parla Agostino: la bellezza divina”.

E dello spettacolo dell’acqua, un bene da tutelare anzitutto, ha parlato l’architetto Paolo Portoghesi, intervenuto all’incontro:

“Certamente l’acqua è un elemento fondamentale per la vita, però l’acqua non è solo questo, è anche uno spettacolo. Basta pensare al mare, certamente una delle immagini più affascinanti che la terra ci offre. Ma, naturalmente, l’uomo può trasformare l’acqua, può utilizzare i suoi vari aspetti guidandola, in un certo senso, facendogli recitare una parte. Questa è un po’ l’arte della fontana: considerare l’acqua una specie di attore a cui si chiede una prestazione spettacolare. E’ interessante vedere come il cristianesimo abbia riconosciuto in pieno che il rispetto della natura faccia parte proprio della professione religiosa: il culto della creazione come qualcosa che non va soltanto sfruttato ma difeso. L’opera di Benedetto XVI è importante anche per l’aver messo spesso l’accento sull’importanza del rispetto nei confronti del creato”.

Uno spettacolo che prende forme fra le più variegate. Ascoltiamo Giandomenico Spinola, responsabile per i Musei Vaticani del Reparto per le Antichità Classiche:

“Quella dell’Aquilone è certamente tra le più belle. E’ molto affascinante anche la Fontana degli Specchi. A mio avviso, molto importante è la Fontana delle Api, che sta all’ingresso, vicino alla Porta Sant’Anna e in questo momento è oggetto di restauro, a me piace molto. Poi, la Fontana della Galera che spara acqua dal pennone e dai cannoni, che è una fontana del ’600, molto bella”.(bf)







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