2011-04-05 14:26:50

L'Aquila, ricostruzione ferma


Pietro Di Stefano, assessore alla ricostruzione del Comune de L'Aquila
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Nel 2009 il terremoto ha distrutto in venti secondi una città. Noi in due anni abbiamo affrontato l'emergenza e la ricostruzione degli edifici meno danneggiati. Ora siamo alle prese con la ricostruzione 'pesante' e dei centri storici. Vorremmo fare arrivare ai cittadini il messaggio che la ricostruzione è iniziata, ma abbiamo un sistema di regole confuso, fatto di ordinanze e decreti, contraddittori e spesso in ritardo, che ostacola tutto. Se avessimo un sistema di regole più semplici faremmo un gran passo in avanti.
A due anni dal sisma il centro storico è abbandonato, puntellato. Non partono ancora gli interventi pubblici che pure sono stati finanziati. C'è il balletto dei piani di ricostruzione. Noi stiamo lavorando a quello del Comune e contiamo di poterlo dare alla collettività tra giugno e luglio. Se coralmente anche le altre strutture mettessero a disposizione i fondi potremmo partire con la ricostruzione dell'asse centrale, dove si svolgeva la vita della città, e ridare davvero fiducia ai cittadini. Bisognerebbe ritornare alla normalità, dare più potere alle istituzioni locali che sono davvero vicine alla popolazione e possono rispondere direttamente delle inadempienze.Nel periodo dell'emergenza, quando qui c'era la Protezione Civile, c'era una grande collaborazione con gli enti locali. Quando è partita la gestione commissariale invece il sistema si è irrigidito. Ora servirebbe che il Parlamento approvasse una legge sulla ricostruzione.







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