"Era molto semplice,
non creava distanza, non mostrava nessuna maestà, era attento e sensibile alle necessità
degli altri". Mons. Paolo Ptasznik, responsabile della sezione polacca della Segreteria
di Stato e stretto collaboratore di Giovanni Paolo II, ricorda il Papa polacco nel
sesto anniversario della morte. A un mese dalla beatificazione "la sua santità
- sottolinea - si sintetizza nello stretto contatto con Dio attraverso la preghiera
incessante, nella stima e nel rispetto di ogni uomo, nell'amore per la Chiesa". Il
giornalista e scrittore Gianfranco Svidercoschi, autore di numerosi libri su Karol
Wojtyla, racconta della sua altissima credibilità. "Non faceva sconti sul Vangelo:
i suoi discorsi, nonostante la sua estrema dolcezza, erano profondamente esigenti".