2011-04-02 15:45:47

India: appello della Chiesa per la tutela delle popolazioni indigene


Il governo federale indiano deve implementare le leggi a tutela degli aborigeni: lo hanno chiesto esponenti cristiani ed attivisti dei diritti umani durante l’Assemblea delle popolazioni tribali svoltasi dal 28 al 30 marzo scorsi. In particolare, nella risoluzione approvata al termine dei lavori, cristiani ed attivisti hanno raccomandato all’esecutivo di non sradicare i nativi dalla loro terra d’origine, di includere le popolazioni tribali come partner nello sviluppo e di rilanciare un’agricoltura sostenibile. Il memorandum approvato verrà poi presentato al presidente indiano Pratibha Patil e al primo ministro Manmohan Singh. “Risoluzioni come questa – ha detto padre Marianus Kujur, che dirige l’unità tribale dell’Istituto sociale indiano della Compagnia di Gesù – daranno alla popolazione indigena una piattaforma di dialogo e di rivendicazione”. Quindi, il religioso ha sottolineato come troppo spesso gli aborigeni vengano allontanati dalle loro terre d’origine perché sfollati, migranti o oggetti di tratta degli esseri umani. Secondo la Conferenza episcopale cattolica dell’India, invece, le popolazioni tribali - dette “adivasis” – devono portare a termine l’integrazione senza fare violenza alla propria ricchezza culturale ed affrontando le sfide della povertà, dell’analfabetismo e del pregiudizio sociale. Infine, qualche dato: secondo il censimento 2001 dell’India, il Paese conta 86 milioni di popolazioni tribali. (I.P.)







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