Immigrazione. Caos a Manduria e a Lampedusa. Berlusconi: "domani l'isola libera"
Momenti di tensione si sono registrati oggi nel campo immigrati di Manduria, in provincia
di Taranto, dove dopo alcuni scontri all’ingresso del centro un immigrato tunisino
ha persino tentato di darsi fuoco. Continuano le fughe dalla tendopoli: sono scappate
oltre 700 persone, mentre cominciano le prime ronde di cittadini per riportarli nel
campo.
Caos anche nel porto di Lampedusa, dove dopo 3 giorni di maltempo si
sono finalmente sbloccate le partenze: sono in corso le operazioni per trasferire
circa 500 migranti a bordo della nave militare San Marco che li porterà a Napoli e
da qui nel campo di Santa Maria Capua Vetere. Il premier Berlusconi, intanto, è tornato
ad assicurare che entro domani l'isola sarà completamente libera, sottolineando che
l’accoglienza resta un dovere per tutti gli italiani. In un comunicato Palazzo Chigi
assicura: a Lampedusa non ci sono al momento problemi né per il vitto né per l’acqua.
Forte, intanto, l’allarme dell’Unhcr, che ha denunciato 400 migranti dispersi in mare.
La
situazione dei minori a Lampedusa preoccupa le organizzazioni umanitarie che si impegnano
nella difesa dei bambini, come Save the Children e Terre des Hommes. Federica Giannotta,
responsabile diritti dell’ infanzia di quest’ultima associazione, si è recata sull’isola
per controllare come sono stati accolti i giovani migranti a Lampedusa. Ce ne parla,
al microfono di Maria Cristina Montagnaro:
Il respingimento
degli immigrati clandestini provenienti dall'Italia da parte delle autorità francesi
è ''perfettamente'' conforme alle norme europee. Così il ministro dell'Interno francese,
Claude Gueant, in una lettera inviata oggi al commissario Ue all'Immigrazione, Malmstrom,
in risposta alle critiche giunte ieri dall’Europa. La Francia ha inoltre chiesto alla
commissione europea di adottare misure per fronteggiare l’emergenza migratoria nel
Mediterraneo.