2011-04-02 11:52:04

Giornata mondiale dell'autismo: fiaccolata dei genitori per i diritti dei figli autistici


Oggi si celebra la Giornata mondiale dell’autismo. Numerose in tutti i continenti le manifestazioni per riportare all'attenzione le problematiche di chi soffre di questa patologia. A Roma e in tutte le principali città d’Italia, i genitori dei bambini autistici hanno organizzato una fiaccolata per i diritti dei loro figli e contro l’indifferenza delle istituzioni e l’assenza di servizi pubblici. L'autismo è talvolta associato a disturbi neurologici aspecifici come l'epilessia, o specifici come la sclerosi tuberosa, la Sindrome di Rett o la Sindrome di Down. Eliana Astorri ne ha parlato con la prof.ssa Maria Giulia Torrioli, associato di neuropsichiatria infantile del Policlinico Universitario Agostino Gemelli di Roma.RealAudioMP3

R. - L’autismo ha tre principali caratteristiche diagnostiche: un disturbo della comunicazione, un disturbo della condivisione emotiva e un pensiero rigido e stereotipato. Un disturbo della comunicazione significa che sono bambini che possono o avere un grosso ritardo di linguaggio - questa è la principale causa per cui ci vengono portati i bambini - o un linguaggio eccentrico, ecolalico, cioè ripetitivo rispetto a quello che gli viene detto. Però, ci sono bambini autistici "ad alto funzionamento" che possono avere anche un linguaggio, se non totalmente, quasi adeguato. Poi, la non condivisione emotiva, che è forse il punto più rilevante: sono bambini che non hanno la capacità empatica di entrare in contatto con la realtà circostante...

D. – .... quando si dice che “vivono nel proprio mondo” …

R. - Vivono nel proprio mondo, è la chiusura autistica … E’ tutto quello su cui forse si è basato fino ad oggi il pensiero riguardo a un bambino autistico. Si pensa a un bambino con cui è impossibile colloquiare, di cui non si può capire quello che vuole, quello che dice; un bambino che vaga per la stanza e nello spazio senza che nessuno possa entrare in contatto con lui. Per fortuna raramente è così. Un bambino ride e l’altro non capisce perché; un bambino è triste e non si capisce perché; o più spesso quel bambino non capisce perché gli altri sono arrabbiati. Infine, avere un pensiero rigido. Tutti i bambini giocano ad accendere e spegnere la luce: loro lo fanno all’infinito, fino a che uno non riesce a fermarli. Oppure, bambini che si mettono a guardare una lavatrice che gira o che fanno ruotare la ruota di una macchinina invece di giocare con la macchinina: cioè, non hanno un gioco organizzato e finalizzato come quello degli altri bambini ma si limitano a usare una parte dell’oggetto.

D. - Finora abbiamo parlato di bambini. Significa che autistici si nasce …

R. – Sì, il che non significa che sia presente tutta la sintomatologia fin da quando si è piccolissimi.

D. – Non si può diventare autistici in età adulta?

R. – Assolutamente no. La maggior parte dei bambini viene portata all’osservazione dello psichiatra infantile per un ritardo di linguaggio e questo succede, oggi, fra l’anno e mezzo due.

D. - Quindi è quello il campanello d’allarme?

R. – Quello è il campanello d’allarme.

D. - A livello motorio che problemi hanno?

R. – A livello motorio possono avere un modesto impaccio motorio, possono anche non avere niente. Non voglio dire che l’autismo è curabile perché sarebbe sbagliato, però, attraverso i test clinici che si fanno, ho visto diversi bambini uscire dalla chiusura autistica; ho visto molti bambini riuscire a entrare in contatto emotivo con l’ambiente intorno. (bf)







All the contents on this site are copyrighted ©.