2011-04-02 14:07:30

Gambia: la Fondazione Giovanni Paolo II per il Sahel incontra il governo


Nel febbraio scorso a Banjul, in Gambia, si è tenuta la 29.ma sessione del Consiglio di amministrazione della Fondazione Giovanni Paolo II per il Sahel. Ora, ad un mese di distanza dall’incontro, mons. Robert Ellison, vescovo di Banjul, si è recato in Parlamento per ringraziare le autorità locali per il loro supporto che ha garantito uno svolgimento sicuro dell’evento. Poi, il presule ha ricordato la figura di Giovanni Paolo II, che verrà beatificato il 1° maggio: “Un uomo – ha detto – che trent’anni fa, dopo il viaggio in Burkina Faso, rimase così turbato dalla condizione di grave siccità del Sahel, causa di tanta sofferenza, che decise di istituire una fondazione per contribuire a ridurre, anche di poco, il dramma di così tante persone in questa parte del mondo”. Quindi, mons. Ellison ha richiamato alla memoria la prima visita di Papa Wojtyla in Gambia, avvenuta nel febbraio 1992, sottolineando come egli suggerisse aiuti determinanti per la popolazione: la fornitura di risorse idriche, la promozione dell’agricoltura e delle donne, la formazione professionale dei giovani. Dal suo canto, la vicepresidente del Gambia, Aja Isatou Njie Saidy, ha ringraziato la Fondazione per il Sahel e la comunità cattolica e cristiana in generale per il loro operato, che aiuta il governo nello sviluppo del Paese, in particolare nei settori dell’agricoltura e dell’istruzione. La signora Njie Sady ha inoltre assicurato che le autorità continueranno a promuovere il dialogo interreligioso tra le diverse fedi, in modo da garantire la libertà religiosa in tutto il Gambia. La parola araba Sahel significa “margine” o “costa” e designa una zona africana con clima semiarido e precipitazioni che oscillano tra i 200 millimetri annuali nel nord e i 600 nel sud. Confina a nord con il deserto del Sahara, a sud con la savana e le foreste del Golfo di Guinea e dell'Africa Centrale, a ovest con l'Oceano Atlantico e a est con il Nilo Bianco. Ha un'estensione di circa 4 milioni di chilometri quadrati, e include il sud di Mauritania, Senegal, Mali e Algeria, il nord di Guinea e Burkina Faso, il Niger, il nord di Nigeria e Camerun, Ciad, Sudan ed Eritrea. I Paesi che partecipano ai programmi della Fondazione sono nove: Burkina Faso, Niger, Mali, Guinea Bissau, Capo Verde, Mauritania, Senegal, Gambia e Ciad. (I.P.)







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