2011-03-31 14:52:18

La solidarietà della Chiesa in Giappone per le vittime dello tsunami


Mentre cresce la preoccupazione in Giappone per il pericolo delle radiazioni nell’area circostante la centrale nucleare di Fukushima, la Chiesa locale – riferisce l’agenzia AsiaNews - continua ad inviare volontari e aiuti nelle aree dello tsunami per soccorrere gli sfollati, che mancano di alimenti, gasolio e gas. Nelle zone a nord est di Sendai i cattolici che non hanno sofferto danni fisici o materiali, stanno dando ospitalità alla popolazione più colpita e la Chiesa ha messo a disposizione conventi e scuole per dare rifugio a donne con figli piccoli. La diocesi di Sendai ha aperto a Shiogama (15 km da Sendai) e a Ishinomaky (52 Km a nord di Sendai) due Centri per il reclutamento di volontari, che si aggiungono a quello organizzato nel capoluogo. A Shiogama gruppi di giovani universitari coordinati da padre Josè Alfredo Gonzales, missionario di Guadalupe, aiutano le autorità a sgombrare strade e case dalle tonnellate di detriti e sabbia marina lasciati dallo tsunami. A Ishinomaky, oltre allo sgombero delle macerie, i volontari stanno visitando gli sfollati per verificare le loro condizioni mediche e fornire, se necessario, cure immediate presso il centro medico e psicologico allestito nella zona. I cattolici hanno anche iniziato a riparare parte degli edifici religiosi danneggiati dallo tsunami. Nella parrocchia di Sukagawa diversi fedeli hanno rimandato la ricostruzione delle loro case per sgomberare dalle macerie e raccogliere il materiale necessario a riparare la chiesa. (R.G.)







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