India: ordine di espulsione per un missionario cattolico in Kashmir
“L’espulsione di padre Jim Borst sarà una perdita per tutta la società civile”. Queste
le parole di mons. Peter Celestine Elampassery, vescovo della diocesi di Jammu-Srinagar
(India), alla notizia del decreto di espulsione del sacerdote da parte del governo
del Kashmir. Unico missionario della regione, presente sul territorio da 48 anni,
padre Borst, missionario olandese di Mill Hill, 79 anni, dovrà lasciare il Paese entro
una settimana. Il missionario aveva già ricevuto un ordine simile lo scorso luglio,
pochi mesi dopo che il governo aveva rinnovato il suo permesso di soggiorno fino al
2014. Come riferisce l'agenzia AsiaNews, il vescovo affronta poi le accuse di proselitismo
e conversioni forzate, rivolte al missionario: “sono senza fondamento". Le statistiche
del governo mostrano che la popolazione cristiana dello Stato è diminuita e l’ultimo
censimento parla di una presenza di cristiani pari allo 0,014% della popolazione.
Dal 1997 padre Borst dirige due scuole in Kashmir, dove il personale è al 99% musulmano.
Nelle scuole cattoliche e protestanti della regione sono cresciute diverse personalità
musulmane locali, tra cui l’attuale capo del governo della regione del Kashmir. (G.P.)