2011-03-31 14:57:04

Fukushima: nuovo aumento della radiottività nel mare


Prosegue l’allarme nucleare in Giappone, dopo che l'Aiea ha registrato nel tratto di mare antistante la centrale Fukushima un nuovo aumento dei livelli di radiazioni oltre i limiti. Osservatori dell’Agenzia internazionale per l'energia atomica hanno consigliato di estendere l'ampliamento della zona di evacuazione intorno ai reattori colpiti. Dal canto suo, il premier Naoto Kan ha promesso che l’impianto di Fukushima sarà smantellato e che sarà “rivisto da zero il piano di costruzione di nuove centrali nucleari”. In una conferenza stampa congiunta con il presidente francese, Nicolas Sarkozy, il primo ministro nipponico ha inoltre annunciato che la questione sarà nell’agenda del prossimo vertice del G20, in calendario a maggio. Intanto, i media collegano la radioattività presente, anche se a livelli bassissimi, nel latte della costa ovest degli Stati Uniti a quanto accade in Giappone. Per capire se sia corretto mettere in relazione le due situazioni, Fausta Speranza ha intervistato Roberto Moccaldi, esperto di radio protezione del CNR, Centro nazionale delle ricerche:RealAudioMP3

R. - Da un punto di vista logico, direi assolutamente di no. Nel senso che non è possibile che possano esserci delle contaminazioni rilevanti legate a una provenienza di radionuclidi dalla centrale di Fukushima. Oggi, abbiamo a disposizione delle strumentazioni molto sofisticate e molto sensibili, quindi - ammesso e non concesso che possa esserci la possibilità in America di rilevare una concentrazione di radionuclidi bassissima, ma non nulla - questo non ci autorizza a dire che quella contaminazione sia pericolosa. Noi beviamo, mangiamo e conviviamo quotidianamente con una quota di radiazioni assolutamente superiore a quella che viene rilevata con questi strumenti di misura.

D. – Professore, ci aiuta anche a capire la questione territoriale di sicurezza intorno a Fukushima? L’Agenzia che se ne occupa ha ribadito che bastano i 20 chilometri di isolamento, mentre altri sostengono la necessità di un maggiore raggio di azione. Lei che cosa pensa?

R. – Questa misura precauzionale fa parte di una serie di dispositivi studiati per essere messi in atto in caso d’incidenti o situazioni analoghe. Laddove si rilevino determinati livelli di contaminazione, lì si pone il limite, che può essere 20, 30, 50, 100… Scegliere 20, 30 o 50 dipende esclusivamente dal grado di contaminazione rilevato in aria o sul suolo. Non lo possiamo dire certamente da qui: dovremmo avere tutti i dati e poi, eventualmente, dare un parere in questo senso. Considerando anche il criterio per cui i livelli di contaminazione possono cambiare in funzione di nuovi rilasci di sostanze nell’ambiente da parte della centrale, o per modificazione delle condizioni climatiche. Ciò, evidentemente, muta l’andamento e quindi, anche, la necessità di evacuare o comunque di porre dei rimedi in aree diverse rispetto a quelle del giorno prima. (ma)

Svizzera: plico-bomba contro la Federazione dell'industria nucleare
Mentre in tutto il mondo si riaccende il dibattito sull’energia nucleare, stamani una lettera-bomba è esplosa negli uffici della Federazione dell'industria nucleare svizzera a Olten, causando il ferimento, in modo superficiale, di due persone. I due feriti sono due collaboratrici di Swissnuclear, entrambe trasportate all'ospedale, tra le quali la donna che ha aperto la lettera. Per ora non è giunta alcuna rivendicazione del gesto. Un'inchiesta è stata aperta dalla magistratura elvetica.

Siria: un comitato per studiare l'abolizione dello stato di emergenza
In Siria, il presidente, Bashar al Assad, ha creato un comitato giuridico per studiare l'abolizione dello stato di emergenza, in vigore da quasi 50 anni. L’iniziativa viene incontro alle richieste dei manifestanti siriani, protagonisti di una mobilitazione senza precedenti contro il governo del partito unico Baath, al potere da 48 anni. Finora, il governo di Damasco ha respinto di fatto le richieste dei dissidenti, liquidandole come parte di un “grande complotto” ordito da “parti straniere” e reprimendole con la forza. Questo ha causato, secondo fonti non confermate, almeno 200 morti. Intanto, su Internet si moltiplicano gli appelli degli attivisti a scendere domani in piazza, dopo la preghiera islamica, in tutte le città del Paese.

Yemen, presidente Saleh propone processo di transizione
Una nuova proposta è stata avanzata dal presidente yemenita all’opposizione. Saleh ha chiesto di rimanere in carica per un anno, con il trasferimento graduale di poteri ad un governo transitorio e in attesa di nuove elezioni presidenziali. La proposta è stata avanzata ieri sera, nel corso di un vertice tra Saleh e un dirigente del partito islamico d’opposizione di al-Islah, che si e' riservato di dare una risposta nei prossimi giorni.

Egitto
Egitto al voto il prossimo settembre per le elezioni legislative. A deciderlo il Supremo consiglio delle forze armate, al potere dopo la caduta di Mubarak. Due mesi dopo saranno programmate le consultazioni presidenziali. Ieri, anche la presentazione dei 62 nuovi articoli della Costituzione nei quali si ribadisce che la sharia è la base del diritto. Alcune forze dell’opposizione hanno espresso la loro insoddisfazione, necessaria soprattutto una nuova Costituzione, che non sia quella emendata, presentata ieri dai militari.

Kuwait
Il governo kuwaitiano ha rassegnato ufficialmente le dimissioni all'emiro del Paese, lo sceicco Sabah al-Ahmad al-Jaber al-Sabah. Lo ha annunciato la tv satellitare al-Arabiya. Fonti governative sostengono che la decisione sia stata presa per evitare che tre esponenti del governo fossero costretti a rispondere in parlamento di alcune accuse rivolte loro dai deputati dell'opposizione.

Pakistan
Almeno 10 persone hanno perso la vita in un attentato avvenuto questa mattina nel nordovest del Pakistan. Una bomba è esplosa al passaggio del convoglio del capo del partito islamico locale, in passato già preso di mira dai terroristi. L’uomo è rimasto illeso.

Myanmar
In Myanmar, ieri ha giurato il nuovo presidente, Thein Sein, assieme al nuovo governo. Ufficialmente, la giunta militare è stata sciolta, ma gli osservatori internazionali ritengono difficile un reale cambiamento nel Paese. Il nuovo presidente è infatti considerato uomo fedele del generale Than Shwe e anche i componenti del nuovo esecutivo provengono dagli ambienti militari.

Cuba
Il presidente cubano, Raul Castro, ha dichiarato che il suo governo è pronto a dialogare con gli Usa per raggiungere la normalizzazione dei rapporti tra i due Paesi. Il capo di Stato ha espresso la volontà di “discutere” di qualsiasi argomento, mentre l'ex presidente americano Carter sta lavorando “per la soluzione dei problemi comuni”.

Germania: cala la disoccupazione
Continua a correre l’economia tedesca. In Germania, nel mese di marzo si è registrato un nuovo calo del tasso di disoccupazione sceso al 7,1% rispetto al 7,3% del mese di febbraio. Un numero decisamente migliore di quanto previsto dagli economisti (7,3%). I disoccupati sono tre milioni, il livello minimo dal giugno 1992. (Panoramica internazionale a cura di Marco Guerra)

Bollettino del Radiogiornale della Radio Vaticana Anno LV no. 90







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