Fukushima: nuovo aumento della radiottività nel mare
Prosegue l’allarme nucleare in Giappone, dopo che l'Aiea ha registrato nel tratto
di mare antistante la centrale Fukushima un nuovo aumento dei livelli di radiazioni
oltre i limiti. Osservatori dell’Agenzia internazionale per l'energia atomica hanno
consigliato di estendere l'ampliamento della zona di evacuazione intorno ai reattori
colpiti. Dal canto suo, il premier Naoto Kan ha promesso che l’impianto di Fukushima
sarà smantellato e che sarà “rivisto da zero il piano di costruzione di nuove centrali
nucleari”. In una conferenza stampa congiunta con il presidente francese, Nicolas
Sarkozy, il primo ministro nipponico ha inoltre annunciato che la questione sarà nell’agenda
del prossimo vertice del G20, in calendario a maggio. Intanto, i media collegano la
radioattività presente, anche se a livelli bassissimi, nel latte della costa ovest
degli Stati Uniti a quanto accade in Giappone. Per capire se sia corretto mettere
in relazione le due situazioni, Fausta Speranza ha intervistato Roberto
Moccaldi, esperto di radio protezione del CNR, Centro nazionale delle ricerche:
R. - Da un
punto di vista logico, direi assolutamente di no. Nel senso che non è possibile che
possano esserci delle contaminazioni rilevanti legate a una provenienza di radionuclidi
dalla centrale di Fukushima. Oggi, abbiamo a disposizione delle strumentazioni molto
sofisticate e molto sensibili, quindi - ammesso e non concesso che possa esserci la
possibilità in America di rilevare una concentrazione di radionuclidi bassissima,
ma non nulla - questo non ci autorizza a dire che quella contaminazione sia pericolosa.
Noi beviamo, mangiamo e conviviamo quotidianamente con una quota di radiazioni assolutamente
superiore a quella che viene rilevata con questi strumenti di misura.
D.
– Professore, ci aiuta anche a capire la questione territoriale di sicurezza intorno
a Fukushima? L’Agenzia che se ne occupa ha ribadito che bastano i 20 chilometri di
isolamento, mentre altri sostengono la necessità di un maggiore raggio di azione.
Lei che cosa pensa?
R. – Questa misura precauzionale fa parte di una
serie di dispositivi studiati per essere messi in atto in caso d’incidenti o situazioni
analoghe. Laddove si rilevino determinati livelli di contaminazione, lì si pone il
limite, che può essere 20, 30, 50, 100… Scegliere 20, 30 o 50 dipende esclusivamente
dal grado di contaminazione rilevato in aria o sul suolo. Non lo possiamo dire certamente
da qui: dovremmo avere tutti i dati e poi, eventualmente, dare un parere in questo
senso. Considerando anche il criterio per cui i livelli di contaminazione possono
cambiare in funzione di nuovi rilasci di sostanze nell’ambiente da parte della centrale,
o per modificazione delle condizioni climatiche. Ciò, evidentemente, muta l’andamento
e quindi, anche, la necessità di evacuare o comunque di porre dei rimedi in aree diverse
rispetto a quelle del giorno prima. (ma)
Svizzera: plico-bomba contro
la Federazione dell'industria nucleare Mentre in tutto il mondo si riaccende
il dibattito sull’energia nucleare, stamani una lettera-bomba è esplosa negli uffici
della Federazione dell'industria nucleare svizzera a Olten, causando il ferimento,
in modo superficiale, di due persone. I due feriti sono due collaboratrici di Swissnuclear,
entrambe trasportate all'ospedale, tra le quali la donna che ha aperto la lettera.
Per ora non è giunta alcuna rivendicazione del gesto. Un'inchiesta è stata aperta
dalla magistratura elvetica.
Siria: un comitato per studiare l'abolizione
dello stato di emergenza In Siria, il presidente, Bashar al Assad, ha creato
un comitato giuridico per studiare l'abolizione dello stato di emergenza, in vigore
da quasi 50 anni. L’iniziativa viene incontro alle richieste dei manifestanti siriani,
protagonisti di una mobilitazione senza precedenti contro il governo del partito unico
Baath, al potere da 48 anni. Finora, il governo di Damasco ha respinto di fatto le
richieste dei dissidenti, liquidandole come parte di un “grande complotto” ordito
da “parti straniere” e reprimendole con la forza. Questo ha causato, secondo fonti
non confermate, almeno 200 morti. Intanto, su Internet si moltiplicano gli appelli
degli attivisti a scendere domani in piazza, dopo la preghiera islamica, in tutte
le città del Paese.
Yemen, presidente Saleh propone processo di transizione Una
nuova proposta è stata avanzata dal presidente yemenita all’opposizione. Saleh ha
chiesto di rimanere in carica per un anno, con il trasferimento graduale di poteri
ad un governo transitorio e in attesa di nuove elezioni presidenziali. La proposta
è stata avanzata ieri sera, nel corso di un vertice tra Saleh e un dirigente del partito
islamico d’opposizione di al-Islah, che si e' riservato di dare una risposta nei prossimi
giorni.
Egitto Egitto al voto il prossimo settembre per le elezioni
legislative. A deciderlo il Supremo consiglio delle forze armate, al potere dopo la
caduta di Mubarak. Due mesi dopo saranno programmate le consultazioni presidenziali.
Ieri, anche la presentazione dei 62 nuovi articoli della Costituzione nei quali si
ribadisce che la sharia è la base del diritto. Alcune forze dell’opposizione
hanno espresso la loro insoddisfazione, necessaria soprattutto una nuova Costituzione,
che non sia quella emendata, presentata ieri dai militari.
Kuwait Il
governo kuwaitiano ha rassegnato ufficialmente le dimissioni all'emiro del Paese,
lo sceicco Sabah al-Ahmad al-Jaber al-Sabah. Lo ha annunciato la tv satellitare al-Arabiya.
Fonti governative sostengono che la decisione sia stata presa per evitare che tre
esponenti del governo fossero costretti a rispondere in parlamento di alcune accuse
rivolte loro dai deputati dell'opposizione.
Pakistan Almeno 10 persone
hanno perso la vita in un attentato avvenuto questa mattina nel nordovest del Pakistan.
Una bomba è esplosa al passaggio del convoglio del capo del partito islamico locale,
in passato già preso di mira dai terroristi. L’uomo è rimasto illeso.
Myanmar In
Myanmar, ieri ha giurato il nuovo presidente, Thein Sein, assieme al nuovo governo.
Ufficialmente, la giunta militare è stata sciolta, ma gli osservatori internazionali
ritengono difficile un reale cambiamento nel Paese. Il nuovo presidente è infatti
considerato uomo fedele del generale Than Shwe e anche i componenti del nuovo esecutivo
provengono dagli ambienti militari.
Cuba Il presidente cubano, Raul
Castro, ha dichiarato che il suo governo è pronto a dialogare con gli Usa per raggiungere
la normalizzazione dei rapporti tra i due Paesi. Il capo di Stato ha espresso la volontà
di “discutere” di qualsiasi argomento, mentre l'ex presidente americano Carter sta
lavorando “per la soluzione dei problemi comuni”.
Germania: cala la disoccupazione Continua
a correre l’economia tedesca. In Germania, nel mese di marzo si è registrato un nuovo
calo del tasso di disoccupazione sceso al 7,1% rispetto al 7,3% del mese di febbraio.
Un numero decisamente migliore di quanto previsto dagli economisti (7,3%). I disoccupati
sono tre milioni, il livello minimo dal giugno 1992. (Panoramica internazionale
a cura di Marco Guerra)
Bollettino del Radiogiornale della Radio
Vaticana Anno LV no. 90