2011-03-31 15:52:31

Francia: a Lille ciclo d’incontri sulla famiglia, organizzati dalla Chiesa


Proporre misure efficaci ed intraprendere iniziative di solidarietà volte a sostenere la famiglia, sempre più minacciata dalla società di oggi; diffondere la solidarietà e l’amore per il prossimo; supportare le attività dei movimenti cattolici all’interno della Chiesa. Questi, in sintesi, gli argomenti principali discussi nel corso di un Convegno sulla famiglia dal titolo: “Famiglia, l’arte di vivere la solidarietà”, svoltosi a Lille, alla presenza di mons. Jean-Charles Descubes, arcivescovo di Rouen e presidente del Consiglio famiglia e società della Conferenza episcopale francese, di mons. Laurent Ulrich, arcivescovo di Lille e vice presidente della Conferenza episcopale, e di Monique Baujard, direttrice del Servizio nazionale famiglia e società. Il Convegno di Lille – di cui riferisce L’Osservatore Romano - fa parte di un ciclo di incontri promosso dalla Conferenza episcopale francese. Nei mesi scorsi a Bordeaux sono state affrontate le problematiche all’interno della vita di coppia e alle soluzione da intraprendere nelle crisi familiari. Il 14 maggio prossimo, invece, a Strasburgo, si discuterà dell’importanza dell’educazione e dell’istruzione scolastica all’interno della famiglia. “La società nella quale viviamo - ha spiegato nel corso del suo intervento mons. Ulirich, vice presidente dei vescovi francesi - valorizza all’eccesso, nonostante i sondaggi, i problemi e le inevitabili questioni relative alla famiglia. L’invito a questo convegno evoca sommariamente tutti problemi che si presentano. E noi teniamo conto in particolare delle conseguenze dei cambiamenti sociali e culturali: il legame è insidiosamente messo in discussione. Sono noti diversi aspetti: la privatizzazione dei comportamenti e l’individualismo, l’organizzazione differente del lavoro e del tempo ad essa dedicato con le loro ripercussioni sui momenti di svago, le crisi della trasmissione e dell’educazione, le ragion d’essere del matrimonio e della procreazione scosse dalla bioetica e dalle influenze culturali. La famiglia - ha spiegato l’arcivescovo di Lille - può essere un luogo d’apprendimento della vita sociale. Essa è, per esempio, una parte della società economica nella quale si vivono i cambiamenti non-mercificati; tranne, si sa, nei casi scandalosi riportati regolarmente dalle cronache in cui si vedono famiglie, bambini tra di loro, coniugi contro i propri figli in una vera guerra economica. Ma spesso le famiglie - ha aggiunto il presule - sono il luogo di apprendimento del dono, della gratuità. E se il Papa, nella sua ultima Enciclica, sottolinea con fermezza il ruolo della gratuità nella stessa vita economica, compreso il cuore del settore merceologico, è probabilmente nella vita familiare che se ne può scoprire l’ispirazione. La famiglia è chiaramente il luogo di apprendimento della fraternità e del perdono. Quando si parla della fraternità, dell’appello rivolto a tutti gli uomini a considerare i loro simili come fratelli, quando Charles de Foucauld aveva scelto di chiamarsi ‘Fratello universale’, è evidente nell’esperienza familiare che lo si va a cercare”. Mons. Ulrich ha sottolineato l’importanza dei movimenti cattolici. “Bisogna dire che ci sono ancora movimenti e associazioni, in particolare nell’ambito dell’educazione e dell’animazione, che sono sostenuti da famiglie e gruppi di famiglie, all’interno della Chiesa, ciò è vero per i nostri movimenti di Azione cattolica, per lo scoutismo di tradizione cattolica, ma probabilmente vale anche per altri movimenti giovanili, laici e non confessionali. Il Papa - ha concluso - definisce la famiglia come un bene necessario per i popoli, una scuola di umanizzazione dell’uomo affinché cresca fino a divenire pienamente uomo”. (R.G.)







All the contents on this site are copyrighted ©.