Quaresima: i vescovi statunitensi invitano alla confessione e alla penitenza
In occasione dell’inizio di Quaresima, i vescovi degli Stati Uniti rivolgono un invito
alla confessione e alla penitenza a tutti i fedeli cattolici delle loro diocesi in
modo che si arrivi a celebrare la Pasqua della resurrezione di Cristo con animo puro
e con una maggiore consapevolezza del valore del sacrificio. Nel messaggio diffuso
per la celebrazione del Mercoledì delle ceneri, mons. José Horacio Gómez, nuovo arcivescovo
di Los Angeles, ha rivolto ai suoi fedeli un “invito alla confessione”. “Questo è
un invito — ha sottolineato — che rivolgo specialmente a chi da lungo tempo non si
avvicina al confessionale”. Nel messaggio, ripreso dall’Osservatore Romano, il presule
sottolinea che nella Chiesa dei tempi antichi, i fedeli chiamavano la confessione
come “la seconda conversione in lagrime”. San Pietro pianse per il dolore di aver
negato di essere un discepolo di Gesù e con grande misericordia Cristo si rivolse
a lui con tenere parole di perdono e di pace. “In questo sacramento, anche noi possiamo
ricevere parole di compassione per i nostri peccati”. Nel messaggio quaresimale, l’arcivescovo
Gómez prende come esempio dalle sacre scritture la parabola del figliol prodigo. “Questo
— sottolinea — è uno dei brani che preferisco. Amo questa storia per la sua drammaticità
e perché trasmette emozione, inoltre è una storia profondamente vera”. Il presule
aggiunge che la parabola viene rallegrata da Dio stesso: “Mio figlio era morto ed
ora è tornato in vita”. Quando egli dà al figlio una nuova veste, significa la purezza
dell’abito bianco che ci ricopre in occasione del battesimo. Quando dà l’ordine perché
si appronti una festa di ringraziamento, questa assume il significato dell’eucaristia.
Il significato del pellegrinaggio del figliol prodigo è quindi la storia della nostra
vita”. Anche mons. Timothy Michael Dolan, arcivescovo di New York e presidente della
Conferenza episcopale degli Stati Uniti, in occasione della ricorrenza di San Patrizio
ha esortato i suoi fedeli a tornare al confessionale: “Tutti noi abbiamo bisogno del
perdono per i nostri peccati. Tutti abbiamo bisogno della grazia!”. Per mons. Paul
Sirba, vescovo di Duluth, “la Quaresima è forse l’unico periodo religioso che ancora
non è stato sfruttato sul piano commerciale”. Eppure nel Mercoledì delle ceneri, anche
se non è una festa di precetto, “sempre più cattolici ritornano in chiesa per ricevere
il perdono e cospargere di cenere la loro testa. Credo che questa celebrazione sia
tra quelle che più rafforzano la fede in Dio e nel suo perdono”. (A.L.)