Pakistan: terza chiesa cattolica attaccata in una settimana
In Pakistan un gruppo armato composto da sette persone ha attaccato la chiesa cattolica
di San Tommaso nel distretto militare di Wah, a 45 km dalla capitale Islamabad. L’attacco,
informa l’agenzia Asia News, è avvenuto alle 6.30 del pomeriggio di ieri, mentre la
guardia preposta alla sicurezza era assente. Gli estremisti hanno scagliato pietre
danneggiando l’edificio, ma non hanno sparato. Quello di ieri è il terzo attacco contro
una chiesa pakistana in meno di una settimana. “E’ una reazione – afferma il parroco
della chiesa padre Yousaf ad Asia News – alla profanazione del Corano in Florida,
sebbene la comunità cattolica abbia condannato il gesto. Abbiamo sottolineato con
chiarezza di non avere alcun legame” con quanto accaduto in Florida. Il vescovo di
Islamabad, mons. Rufin Anthony, sottolinea l’aspetto più inquietante della vicenda:
“La chiesa di San Tommaso è situata nei pressi di una zona ad alta sicurezza, in cui
è dislocato l’unico deposito di munizioni in Pakistan, quindi un’area blindata. Inoltre,
ci sono quattro sbarramenti agli ingressi del distretto militare di Wah, quindi gli
assalitori non provenivano dall’esterno”. Il presule ha invitato a prendere misure
urgenti ed ha anticipato l’intenzione di organizzare un incontro con esponenti della
Chiesa anglicana e di altre denominazioni protestanti per esaminare l’attuale situazione
delle minoranze. I giovani cristiani pakistani infatti non vedono particolari motivi
di speranza nel loro futuro. “Per questo – conclude il presule – come vescovi del
Pakistan, abbiamo scritto una lettera pastorale congiunta per incoraggiare il nostro
popolo, perché resti saldo nella fede e nella speranza. Continuiamo ad avere fiducia
in Dio e nelle istituzioni pakistane”. (G.P.)