Campana dei Caduti di Rovereto: concorso internazionale di musica contro la guerra
Strumenti di pace per far tacere gli strumenti di guerra. Queste le finalità del concorso
internazionale di composizione indetto dalla “Fondazione Opera Campana dei Caduti
di Rovereto”, presentato ieri a Roma e giunto alla terza edizione. Il brano vincente
verrà eseguito a Rovereto nel 2012 e sarà affiancato da una composizione del musicista
contemporaneo Ivan Fedele, mettendo così a confronto due generazioni di artisti. Il
servizio di Michele Raviart.
La musica
al servizio della pace e del dialogo, secondo lo spirito della Campana Maria Dolens
di Rovereto, fusa nel 1925 dal bronzo dei cannoni delle nazioni partecipanti alla
Prima Guerra Mondiale. Con questo obiettivo i giovani musicisti che parteciperanno
al concorso si cimenteranno in una composizione per orchestra e soprano ispirata a
tre citazioni di altrettanti Premi Nobel per la Pace, per una dimensione veramente
sociale della musica. Marcello Filotei, direttore del concorso:
“Il
concorso nasce con l’intenzione di declinare in musica la vocazione della Campana
dei Caduti, che è a Rovereto. Quest’anno abbiamo deciso di attualizzare la filosofia
della musica di Mazzini, che invita a dare alla musica una relazione diretta con la
realtà. A partire da questo, abbiamo scelto alcune frasi dai discorsi di tre Premi
Nobel per la Pace: il presidente Lech Wałęsa, la dissidente birmana
Aung San Suu Kyi e il presidente degli Stati Uniti Barack Obama”.
Una
novità di questa edizione, che non abbandona i temi ispirati dai testi sacri delle
grandi religioni monoteiste, come negli anni precedenti, ma li ritrova nelle parole
dei promotori della pace sul terreno politico e civile. “Non cederemo alla violenza,
non saremo privi della libertà” sarà la citazione del presidente Wałęsa,
Premio Nobel per la Pace nel 1983, che sottolinea come la musica possa aiutare a migliorarci.
Un
messaggio in linea con la missione della Fondazione Opera Campana dei Caduti: promuovere
i diritti umani, la pace, la solidarietà nel mondo, secondo i principi delle Nazioni
Unite. Un appello che viene ricordato ogni sera dal rintocco della campana “Maria
Dolens”. Alberto Robol, reggente della fondazione:
“La
Campana che si chiama 'Maria Dolens' - e che è campana nata per ricordare i caduti
- è una campana che esprime una filosofia, paradossalmente, della vita: 'Maria Dolens'
ricorda tutti i morti che ci sono e ci saranno. Quindi, prima ancora della morte,
'Maria Dolens' invia un messaggio di pace, non per questa tragedia, per questa guerra,
per questo conflitto, ma per tutti”.(ap)