Usa: soddisfazione dei vescovi del Dakota e New Hampshire per i provvedimenti contro
l'aborto
Giro di vite contro l’aborto nel Sud Dakota. Un nuovo provvedimento promulgato martedì
dal Governatore dello Stato, Dennis Daugaard, prevede, infatti, che le madri intenzionate
ad abortire debbano ricevere una consulenza presso Centri di aiuto alla gravidanza
e attendere tre giorni prima dell’eventuale intervento. La legge – riferisce l’agenzia
Cns – entrerà in vigore il 1° luglio e i suoi oppositori sono già sul piede di guerra.
Soddisfatti invece i vescovi dello Stato. Secondo un comunicato della diocesi di Sioux
Fall la nuova legge aiuterà le madri a prendere coscienza “delle implicazioni e delle
conseguenze della grave decisione di porre fine al dono più sacro che è la vita”.
Intanto, la Conferenza cattolica del vicino Nord Dakota ha dato un parere favorevole
a un progetto di legge che si muove nella stessa direzione. La proposta, in sostanza,
vuole rendere obbligatoria la prescrizione e la presenza di un medico per l’assunzione
di una pillola abortiva. E un progetto di legge che mira a regolare in modo più restrittivo
l’aborto è stato approvato anche dalla Camera dei Rappresentanti dello New Hampshire,
che impone l’obbligo di informare i genitori o tutori di una minore che vuole abortire
almeno 48 ore prima dell’intervento. Una iniziativa salutata positivamente dai vescovi
dello Stato che in una nota hanno elogiato i legislatori per aver voluto “riconoscere
il prezioso ruolo dei genitori nella cura dei propri figli e nel loro sostegno quando
devono affrontare decisioni così importanti per la loro vita”. I presuli hanno peraltro
espresso rammarico per la decisione della stessa Camera dei Rappresentanti di estendere
l’applicazione della pena di morte nel New Hampshire. Il loro auspicio è che al prossimo
passaggio in Senato, venga riconosciuta la necessità di una “coerente etica della
vita in cui questa sia rispettata dal concepimento fino alla morte naturale”. (L.Z.)