In 131 Paesi del mondo si celebra l’Ora della Terra
Corre oggi di meridiano in meridiano l’Ora della Terra, iniziativa nata dal Wwf nel
2007 nella città australiana di Sydney e rapidamente estesasi in tutto il mondo. Alle
20.30 ore locali, chiunque vorrà partecipare a questa iniziativa in favore dell’ecologia
e del risparmio energetico, compierà l’atto simbolico di spegnere per un’ora la luce
e tutti gli impianti non necessari. Molte le adesioni eccellenti, dal Palazzo di Vetro
a New York, sede dell’Onu, al grattacielo più altro del mondo a Dubai, fino alla Torre
Eiffel di Parigi e al Colosseo di Roma, tanto che l’organizzazione prevede, contando
i privati, una partecipazione totale di un miliardo di persone in 131 Paesi. La data
di oggi, inoltre, che cade poco dopo l’equinozio di primavera, permetterà di assicurare
il buio contemporaneamente nei due emisferi. La staffetta benefica è partita dalle
Isole Chatman, nel Pacifico, ha toccato le nazioni dell’Asia per avanzare poi verso
l’Europa e l’Africa e, infine, l’America, concludendosi nelle Isole Samoa nel Pacifico.
L’avamposto più a sud sarà la base antartica australiana di Davis, dove, ovviamente,
non sarà però spento il riscaldamento. Infine, molti degli eventi in programma saranno
introdotti da un minuto di silenzio per le vittime del terremoto e dello tsunami in
Giappone. Per l'occasione il segretario generale dell'Onu Ban-Ki-moon ha inviato un
messaggio: "Uniamoci tutti per celebrare questa ricerca comune per proteggere il pianeta
e garantire il benessere umano. Restiamo 60 minuti al buio per aiutare il mondo a
vedere la luce". (R.B.)