2011-03-25 16:18:11

Crisi di governo in Portogallo: Bruxelles esclude ricorso al fondo salva-Stati


L’Unione europea preme sugli Stati per manovre di risanamento del deficit, ben oltre lo 0,5 per cento del Prodotto interno lordo, da mettere in campo nel 2012. Intanto, l’attenzione resta puntata sul Portogallo. Oggi treni fermi nel Paese nell’ambito della settimana di mobilitazione indetta dal settore-trasporti contro i tagli decisi dal governo del dimissionario Socrates. Bruxelles esclude che Lisbona farà ricorso al fondo salva Stati europeo. Da Lisbona il servizio è di Riccardo Carucci:RealAudioMP3

La posizione ufficiale del Portogallo è che con l’austerità già in vigore e quella che verrà, ad esempio, con misure come quelle che il Parlamento ha bocciato mercoledì provocando la crisi di governo, il Paese riuscirà a ridurre il deficit al 4,6 per cento quest’anno, al 3 l’anno prossimo e al 2 nel 2013. Oggi il presidente della Repubblica Anibal Cavaco Silva ha ricevuto i partiti rappresentati in Parlamento e nei prossimi giorni sentirà il Consiglio di Stato, organo consultivo che deve essere ascoltato. Poi, inevitabilmente, accetterà le dimissioni del governo, scioglierà l’unica Camera del Parlamento portoghese e indirà nuove elezioni. L’attuale legge elettorale impone un lasso di tempo prima del voto di ben 55 giorni, il che significa che le elezioni potranno avvenire solo alla fine di maggio o ai primi di giugno. Si attribuisce al presidente l’intenzione di non ammettere un nuovo governo minoritario come l’attuale, ovviamente fragile, il che significa che se nessuno avrà la maggioranza assoluta i partiti dovranno intendersi per un accordo o una coalizione, superando le violente polemiche degli ultimi tempi e le rivalità personali.








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