Appello di don Zerai all’Onu: evacuare i profughi dal Nord Africa
Riattivare le pratiche di re-insediamento dei profughi eritrei somali ed etiopi presenti
nel territorio libico. È quanto chiede all’Alto commissariato delle Nazioni Unite
per i rifugiati (Unchr) don Mussie Zerai, presidente dell’Agenzia Habeshia per la
cooperazione allo sviluppo. Il religioso esorta l’agenzia dell’Onu alla luce della
crisi libica che impedisce ogni possibilità di intervento da parte di quei Paesi europei
e occidentali dove i profughi attendevano di essere re insediati. In particolare si
chiede di aiutare i Paesi del Nord Africa che stanno accogliendo “con grande generosità”
migliaia di profughi fuggiti dalla Libia. “Non si può lasciare migliaia di persone
nelle tendopoli”, spiega don Zerai nella lettera rivolta all’Unhcr, “una soluzione
rapida può evitare anche eventuali rischi di intolleranza nella popolazione tunisina”.
Per questo motivo il sacerdote chiede la messa a punto di un piano di evacuazione
di urgenza dalla Tunisia e l’Egitto verso l’Europa, Canada, Stati Uniti, Australia
e altri Paesi che “sono in grado di garantire la protezione internazionale prevista
dalla convenzione di Ginevra del 1951”. (M.G.)