“Il miglioramento osservato riguardo alla povertà e alla distribuzione della ricchezza
in America Latina si spiega con la crescita, le politiche governative e la loro interazione”.
E’ quanto dichiara Alicia Barcena, segretaria esecutiva della Commissione economica
per l’America Latina (Cepal). Secondo un’analisi della Cepal, il 2010 si è chiuso
con il 32% di poveri tra gli oltre 550 milioni di abitanti della regione, il livello
più basso degli ultimi 30 anni. “Molte economie della regione hanno compiuto sforzi
significativi per aumentare le risorse dedicate alle politiche sociali”. In particolare
- come riferisce l’agenzia Misna - i programmi sociali nella spesa pubblica globale
sono aumentati dal 45% al 65%. Per quanto riguarda il mercato del lavoro, il settore
formale ha registrato un aumento delle offerte d’impiego, così come dello stipendio
orario. “Tuttavia - prosegue Barcena - ci sono famiglie che sono uscite dalla povertà,
ma che non stanno beneficiando della crescita economica”. Esistono inoltre limitazioni
strutturali da superare. La principale è la persistenza di un’economia sommersa che
si traduce in disparità salariali e lascia vulnerabile un’ampia fetta di popolazione
che non gode di previdenza sociale o assistenza sanitaria. (G.P.)