Vietnam: Quaresima, tempo di preghiera in ricordo dei martiri vietnamiti
Due giorni di ricordo e preghiera sono stati organizzati in occasione della festa
di san Giuseppe da un gruppo di volontari della diocesi di Hung Hoa. I fedeli hanno
pregato e riflettuto sull’esempio offerto dai martiri vietnamiti di Sơn Tây City.
Sơn Tây City, diocesi di Hưng Hóa, è a 42 chilometri da Hanoi. E’ la terra di “địa
linh, nhân kiệt”, che vuol dire terra santa di persone eccezionali. La città - riferisce
l'agenzia AsiaNews - conta 130 monumenti storici, reliquie religiose e la città vecchia.
Qui, tra il 1837 e il 1860, 30 testimoni della fede cattolica furono uccisi, al tempo
dei re, a Gò Sỏi e Năm mẫu Sơn Tây. Fino al 2004 c’era “il luogo del cippo di pietra”,
all’interno di un’area di cinque ettari, Cột đá tại khu Năm mẫu, che ricordava il
luogo dove i martiri furono decapitati. E’ stato eliminato, nell’ambito del piano
per lo sviluppo dell’economia e del turismo, lanciato nel 1987 dalle autorità locali,
sulla scelta dello sviluppo economico capitalistico orientato dal socialismo. Era
un oggetto sacro molto caro ai cattolici, ma la Conferenza episcopale e il vescovo
Vũ Hoang Chương hanno “sofferto” in silenzio per lo spostamento del Sacro cippo di
pietra in un luogo non degno. “Ogni volta che ci recavamo sul posto – raccontano alcuni
fedeli – pregavamo con i martiri. Il cippo è stato lì per più di duecento anni e il
luogo mostrava che i martiri vietnamiti erano morti per la fede in modo illustre.
Eravamo afflitti, ma non frustrati. I fedeli della diocesi volevano tenersi il Sacro
cippo di pietra”, ma inaspettatamente il vescovo è rimasto in silenzio. Non abbiamo
mai capito il perché”. In vietnamita, “il silenzio” indica accordo per l’azione di
un’altra persona. (R.P.)