2011-03-20 15:11:46

Libia nella morsa dell'operazione “Odissey Dawn”. Gheddafi: difesa all'ultimo sangue


In Libia, è guerra aperta contro l’esercito di Gheddafi. Ieri pomeriggio è scattata l’operazione militare internazionale per la creazione di una no fly zone, allo scopo di tutelare la popolazione civile duramente colpita dal conflitto tra i soldati di Tripoli e gli insorti. Bombardate numerose postazioni antiaeree e distrutti carri armati e automezzi libici. Intanto, da qualche ora sono riprese le incursioni. Il servizio di Giancarlo La Vella: 00:01:47:42

Alle 17.45 di ieri è scattata inesorabile l’operazione internazionale “Odissea all’alba” con l’obiettivo di indurre al cessate il fuoco immediato il colonnello Gheddafi. L’avvio delle operazioni è stata preceduta da un vertice urgente “per il sostegno al popolo libico”, tenutosi a Parigi, sotto la guida del capo dell’Eliseo, Sarkozy, per decidere la strategia da osservare e in ottemperanza delle risoluzioni del Consiglio di Sicurezza dell’Onu sull’istituzione di una no fly zone a scopo umanitario e senza l’ingresso in Libia di truppe di terra. Paesi coinvolti sinora nelle incursioni: Francia, Gran Bretagna, Stati Uniti, l’Italia, che ha messo a disposizione sette basi militari. A Parigi presenti tra gli altri anche tre Paesi arabi: Qatar, Emirati Arabi e Giordania. I primi raid dei bombardieri francesi hanno colpito e neutralizzato postazioni antiaeree libiche e numerosi mezzi blindati dell’esercito di Tripoli. A questa fase è seguito, nella notte, il lancio di oltre un centinaio di missili Cruise dalle portaerei americane e britanniche. Quasi settanta le vittime di questa prima fase, secondo fonti libiche. Immediata la risposta verbale – attraverso la radio nazionale – di Gheddafi, che ha parlato di intervento armato di barbari, terroristi e colonialisti. “Tutto il popolo libico è in armi – ha detto ancora, confermando l’apertura degli arsenali ai civili – Siamo pronti a una guerra lunga, volete solo il nostro petrolio”. Sulla situazione libica è intervenuto il cardinale arcivescovo di Genova, Angelo Bagnasco, presidente della Conferenza episcopale italiana. “Speriamo che si svolga tutto rapidamente, in modo giusto ed equo – ha detto il porporato nel corso di una visita ad una parrocchia di Genova – col rispetto e la salvezza di tanta povera gente che in questo momento è sotto gravi difficoltà e sventure. Preghiamo per la salvezza del popolo libico”. Da qualche ora sono ripresi i raid sulla Libia.







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