Giappone, bilancio sale a 20 mila tra morti e dispersi. Nucleare, Fukushima sarà fermata
In Giappone, nuovo allarme al reattore 3 della centrale di Fukushima, mentre è stata
quasi completamente ripristinata l’elettricità necessaria per far funzionare l’impianto
di raffreddamento. Cresce il livello di radiazioni: dopo Tokyo anche a Gunma l’acqua
del rubinetto sembra essere stata contaminata. Intanto, sale ancora il bilancio delle
vittime: 20 mila tra morti e dispersi. Ma dalle macerie arriva anche la notizia di
un "miracolo": a 9 giorni dal sisma le squadre di soccorso hanno estratto vive due
persone. Il servizio di Cecilia Seppia
Il governo
di Tokyo continua a ribadirlo: con le opportune precauzioni non ci saranno rischi
per la salute umana neanche in caso di pioggia, ma la gente ha paura e non esce di
casa. In più, molti cibi risultano contaminati e dopo la capitale il materiale radioattivo
ha raggiunto anche l’acqua potabile di Gunma. Le autorità assicurano che si tratta
di quantità minime, ma intanto hanno ordinato lo stop alla vendita di generi alimentari
provenienti dalla zona di Fukushima e dalle prefetture vicine. Lo sciame sismico non
lascia tregua alla popolazione, l’ultima scossa di magnitudo 5.9 è stata
registrata al largo della costa sud orientale di Taiwan. La situazione
dei profughi resta drammatica, aggravata dal gelo e dalla neve di questi giorni, mentre
il numero delle vittime del terremoto e dello tsunami continua a salire spaventosamente:
20 mila tra morti e dispersi. E’ probabile che i numeri finali siano ancora più alti,
perchè nella sola zona di Miyagi sono state stimate circa 15 mila vittime. Proprio
da qui però, oggi arriva un segno di speranza: nonna e nipote, rispettivamente di
80 e 16 anni, sono stati estratti vivi dalle macerie a nove giorni dal sisma e nel
complesso le loro condizioni di salute sono buone. Progressi anche nella centrale
nucleare di Fukushima, dove i tecnici sono riusciti a ripristinare la corrente nel
reattore 2 e ora, attraverso un cavo, stanno tentando di portarla all’1. I reattori
5 e 6 sono invece in fase di stabile arresto. Ed è rientrato l’allarme che proveniva
dal reattore 3, il reattore più pericoloso perché contiene plutonio altamente radioattivo,
sembra si sia stabilizzato dopo essere stato bersagliato dagli idranti con tonnellate
d’acqua. Il governo plaude agli sforzi dei 50 ingegneri ancora nel ventre della centrale,
sei dei quali sono stati esposti oltre il limite alle radiazioni e annuncia che l’intero
impianto sarà totalmente disattivato.