2011-03-19 14:18:20

Costa d’Avorio: precipita la situazione umanitaria a causa degli scontri


Quella appena trascorsa in Costa d’Avorio, e in particolare nei dintorni della capitale Abidjan, è stata la settimana più cruenta dall’inizio della crisi seguita alle elezioni di novembre. A comunicarlo è l’Alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati (Acnur) che sta trovando difficoltà di movimento nel portare aiuti alla popolazione. In particolare, scontri violenti si sono registrati nel distretto metropolitano di Abobo, dove si contano 25 vittime, e a Williamsville, dove sono stati dati alle fiamme un mercato, una trentina di negozi e una stazione di polizia; mentre una stazione radio è stata attaccata ad Adjamé e colpi di arma da fuoco sono stati avvertiti nell’area di Yopougon. L’acuirsi degli scontri, ovviamente, ha causato un aumento degli sfollati e della popolazione in fuga, principalmente dalle aree di Williamsville, Paillet e Plateau-Dokui; nelle zone, invece, di Anyama, Ahouabo e Akoupe è più difficile per la gente spostarsi: a Duékoué, nell’ovest del Paese, sembra che siano bloccate fra le tre e le cinquemila persone all’interno di una missione cattolica. Le fughe di massa, inoltre, stanno causando pressione ai confini: si calcola che presto per la frontiera con la Liberia saranno transitate centomila persone e un aumento di flussi si registra anche in direzione Ghana. La situazione si sta ripercuotendo anche sui rifugiati politici liberiani presenti in Costa d’Avorio: a breve saranno rimpatriati coloro i quali hanno scelto di tornare in Liberia. (R.B.)







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