2011-03-18 15:59:27

Giappone: solidarietà ecumenica per i terremotati grazie ai social network


I fedeli cristiani giapponesi, di tutte le Chiese e denominazioni, si stanno mobilitando per far fronte all’emergenza dopo il terremoto e lo tsunami dell’11 marzo. Come riferisce l'agenzia Fides, nella comunità cristiana giapponese, “vi è l’intenzione di profondere uno sforzo unitario di solidarietà, per dare un segno visibile dell’amore al prossimo, che Cristo ci ha insegnato”. Le numerose comunità che si sono mobilitate – attivando anche i loro contatti a livello internazionale – parlano, si confrontano e hanno un continuo interscambio di informazioni, idee e progetti grazie al web e soprattutto ai social network come Facebook. Oltre all’opera della Chiesa cattolica e della Caritas, nei giorni scorsi è stato avviato a Sendai, la zona maggiormente colpita dal sisma, un “Earthquake Christian Disaster Centre” dalla United Church of Christ in Japan's (Uccj), e molti volontari cristiani, fra i quali il direttore del Centro, il rev. Hideo Ishibashi, stanno visitando le aree colpite per studiare le forme di intervento possibili. Sempre a Sendai, il “Christian Relief, Assistance, Support and Hope” (Crach), network di assistenza umanitaria e sociale promosso da diverse comunità cristiane evangeliche, grazie all’opera di coraggiosi volontari, ha iniziato a portare aiuti (generi alimentari, coperte) alle popolazioni sfollate nell’area di Fukushima, in zone a circa 40 km dalla centrale nucleare. Il “National Christian Council in Japan” (Nccj), che riunisce fedeli anglicani, protestanti e cristiani di altre denominazioni, ha lanciato una campagna di aiuto con l’intenzione di “aiutare le persone maggiormente bisognose, quelle che hanno perso tutto”, mentre si sono attivati anche i fedeli luterani, presenti con due comunità nell’area di Sendai. La Chiesa anglicana-episcopale del Giappone, ha stabilito a Tokyo un quartier generale per coordinare i piani di emergenza e la “Japan Baptist Union” (Jbu), che ha perso alcuni fedeli, vittime della tragedia, sta ricevendo un valido e pronto sostegno per le operazioni di soccorso dalla “Baptist World Aid”, organizzazione caritativa che agisce su base mondiale. Nei giorni scorsi la Chiesa russo ortodossa ha annunciato una raccolta di fondi pro-Giappone mentre la rete del Ywca (Young Women’s Christian Association) ha dato la disponibilità per ospitare nelle sue strutture di accoglienza i più deboli e vulnerabili, soprattutto bambini e anziani. Altri gruppi e comunità appartenenti alla “Japan Evangelical Alliance”, come “Salvation Army of Japan”, “Japan Alliance Christ Church”, “World Vision Japan”,e altre hanno organizzato una rete di aiuti sul campo che continua a comunicare e coordinarsi, soprattutto grazie ai social network. (R.P.)







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