Germania: il viaggio del Papa e l'ecumenismo al centro della Conferenza dei vescovi
Sono stati presentati ieri a Paderborn il logo, lo slogan e i momenti salienti del
viaggio di Benedetto XVI in Germania a settembre. In una conferenza stampa, mons.
Robert Zollitsch, presidente della Conferenza episcopale (Dbk), il vescovo di Erfurt,
mons. Joachim Wanke, l’amministratore diocesano dell’arcidiocesi di Berlino, mons.
Matthias Heinrich, e il segretario della Dbk, padre Hans Langendörfer, - riferisce
l'agenzia Sir - hanno illustrato i diversi aspetti della visita del Papa. “La Chiesa
cattolica tedesca, anzi la Germania, si rallegra per il Papa”, ha affermato mons.
Zollitsch, riferendo di molte reazioni positive nel Paese per la visita del pontefice:
“Sono convinto, e noi vescovi ci auguriamo, che questa visita porti un rafforzamento
della fede. Abbiamo un periodo molto difficile alle nostre spalle. Ora guardiamo avanti
con coraggio”. Mons. Zollitsch ha annunciato che la visita del Papa comprenderà anche
incontri con i rappresentanti ebraici e musulmani, nonché con i cristiani ortodossi,
oltre ai rappresentanti evangelici. Mons. Wanke ha sottolineato l’aspetto ecumenico
del viaggio: “Siamo riconoscenti al Papa per il fatto che durante il suo viaggio dedichi
un’importanza particolare all’ecumenismo”, ha sottolineato, dicendo di attendersi
“da questo incontro frutti spirituali che ci faranno avanzare nel cammino ecumenico”.
E sul tema dell'ecumenismo è tornato oggi il cardinale Karl Lehmann, vescovo di Magonza
ddurante i lavori della Conferenza. Il porporato ha invitato a non dimenticare gli
“importanti passi” compiuti in 50 anni di cammino ecumenico. “Si rischia spesso di
non sapere più cosa abbiamo già raggiunto” ma - ha detto - “occorre andare avanti”
proprio per via delle sfide esistenti, evitando di “superare gli ostacoli della separazione
con compromessi discutibili”. “Non possiamo cullarci nell’illusione che il consenso
debba avvenire a qualsiasi prezzo”, ha proseguito il cardinale Lehmann, sottolineando
anche il rischio della “stanchezza e della capitolazione davanti agli sforzi costanti
di cercare una verità comune”, accontentandosi dei successi ottenuti. (R.P.)