47 tonnellate di aiuti dell’Unicef al confine tra Tunisia e Libia
47 tonnellate di aiuti dell'Unicef sono arrivati nella città di Ben Guerdane vicino
al confine tra Tunisia e Libia. "Mentre sempre più famiglie attraversano il confine
per fuggire dalla violenza, l’Unicef e i suoi partner stanno intensificando la risposta
per soddisfare le loro esigenze umanitarie", ha detto Maria-Luisa Fornara, rappresentante
Unicef in Tunisia. L'Unicef si sta anche preparando per una risposta immediata all'interno
della Libia, non appena l'accesso sarà consentito e siano migliorate le condizioni
di sicurezza. Gli aiuti attualmente disponibili nei pressi del confine comprendono:
circa 300 pedane igieniche per latrine, che sono attualmente in fase di installazione
per migliorare le condizioni igienico-sanitarie al campo; un totale di 10.000 coperte;
circa 5.000 kit igienici, quasi 100 kit di sviluppo della prima infanzia, con giocattoli
educativi e materiali per disegnare. Sono in oltre disponibili: vaccini, kit di primo
soccorso, contenitori di acqua e kit ricreativi. Il campo Choucha al confine libico-tunisino
attualmente ospita circa 300 famiglie e 120 bambini, molti dei quali di età inferiore
ai due anni. Per evitare qualsiasi focolaio di malattia, il Ministero della Salute,
in collaborazione con l'Unicef e altri partner in loco, hanno lanciato una campagna
per vaccinare i bambini contro le malattie infantili. Mentre il numero di famiglie
in fuga dalla Libia è ancora relativamente limitato, l'Unicef continua ad essere preoccupato
per la situazione lungo il confine e l'impatto della violenza sul benessere delle
donne e dei bambini. Notizie di bambini e gli adolescenti che stanno prendendo parte
alle ostilità sono particolarmente allarmanti. L'Unicef esorta tutte le parti a garantire
che i diritti dei bambini siano protetti in ogni momento. Nell’ambito del Regional
Flash Appeal delle Nazioni Unite, l'Unicef ha lanciato un appello di raccolta fondi
per 8,1 milioni di dollari per rispondere ai bisogni immediati di donne e bambini
colpiti dalle violenze in Libia. In questa crisi, l’Unicef coordina le attività nel
settore acqua e servizi igienico-sanitari e collabora nell’ambito della protezione
dell’infanzia, della salute e della nutrizione. (R.P.)