Kenya: i vescovi lanciano un programma di educazione civica sulla nuova Costituzione
La Commissione Giustizia e Pace della Conferenza episcopale keniana ha promosso, nel
periodo di Quaresima, uno speciale programma di educazione civica sulla nuova Costituzione.
Il corso, per il quale è stato preparato un sussidio distribuito nelle parrocchie,
è rivolto a tutti i fedeli ai quali saranno illustrati in modo accessibile i contenuti
e le implicazioni della Carta costituzionale approvata con un referendum lo scorso
agosto dopo un lungo iter parlamentare. Nel programma – riferisce l’agenzia Cns –
è previsto l’approfondimento di vari temi importanti: dai diritti umani, alla selezione
della leadership politica, al traffico di esseri umani, alla giustizia. “Vogliamo
che i cittadini keniani comprendano appieno la nuova legge fondamentale, piuttosto
che accontentarsi delle spiegazioni dei leader politici”, ha spiegato al lancio dell’iniziativa
mons. Zacchaeus Okoth, presidente della Commissione Giustizia e Pace. Nell’introduzione
al sussidio, l’arcivescovo invita i fedeli cattolici “a puntare la loro attenzione
sugli aspetti positivi della Costituzione e ad accertarsi che sia attuata in modo
da promuovere la vita, l’uguaglianza e la dignità di tutti i keniani”. Durante il
dibattito sulla riforma costituzionale, i vescovi, insieme alle altre Chiese cristiane
nel Paese, avevano espresso la loro ferma contrarietà ad alcune parti del testo, in
particolare a un articolo che a loro avviso rischia di aprire la strada alla legalizzazione
dell'aborto. Obiezioni che non sono state accolte. Dopo l’esito positivo del referendum
del 4 agosto 2010, la Chiesa si è detta peraltro pronta a partecipare alla messa a
punto e al processo di attuazione della Carta fondamentale. Secondo quanto anticipato
all’agenzia Cns dal Ministro della Giustizia Mutula Kilonzo, essa entrerà in vigore
dopo le elezioni generali del 2012. (L.Z.)