2011-03-14 14:37:07

Vescovi del Piemonte: l'Unità d'Italia diventi sempre più unione morale e spirituale


“Con l’impegno di tutti, l’unità nazionale diventi sempre più unione morale e spirituale, dove ciascuno, e ogni gruppo sociale, si impegni a promuovere il bene comune, nel rispetto, nell’ascolto e nel dialogo con le diverse culture e impostazioni di vita di cui sono ricche le nostre comunità, per far crescere la solidarietà e la giustizia sociale, il rispetto della vita e della dignità di ogni persona umana, la centralità della famiglia, fondata sul matrimonio tra un uomo e una donna, e dei suoi diritti fondamentali in fatto di lavoro e di educazione delle nuove generazioni”. L’incoraggiamento è dei vescovi di Piemonte-Valle d’Aosta (Cep) che in un messaggio, diffuso oggi e ripreso dall'agenzia Sir, si rivolgono alle chiese locali e alla società civile per riflettere sui 150 anni dell’unità di Italia. “La civiltà di un popolo si rivela dal modo con cui esso accoglie e sostiene coloro che sono più deboli, sofferenti, poveri, indifesi, stranieri. Sono essi che ci indicano le vie per costruire una nazione unita nell’amore e nella pace”. Nel testo la Cep, pur riconoscendo che “parte del mondo cattolico fece fatica” ad accettare il processo di unificazione politica, anche “a causa di provvedimenti anticlericali e anticattolici”, ricorda che la Chiesa, “contribuì lealmente a formare gli italiani, continuando una lunga tradizione educativa e culturale e avviando nuove opere di solidarietà e di promozione umana”. A Torino poi, “contribuirono al bene degli italiani e dell’Italia in fieri, con la loro vita e le loro opere, soprattutto i ‘Santi sociali’, i figli migliori delle nostre Chiese e della nostra terra”. E sulle orme tracciate da questi testimoni “noi vescovi intendiamo guidare le nostre Chiese del Piemonte e della Valle d’Aosta ed invitiamo le nostre comunità, e i giovani in particolare, a farsi protagonisti di una nuova stagione di cammino unitario del nostro popolo, valorizzando le risorse in una giusta prospettiva federale e solidale insieme, cementando i valori religiosi e civili sulla roccia solida della fede e della cultura cristiana”. Di fronte alle crescenti sfide in atto nel Paese, conclude la Cep, “c’è bisogno di una forte e decisa ripresa spirituale da parte delle varie componenti familiari, politiche, economiche, sociali, per sostenere con fiducia il cammino della nazione, di cui ciascuno é responsabile, chiamato a fare la sua parte anche con sacrificio personale, per coltivare la speranza di un domani migliore”. (R.P.)







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