Perù: la Caritas chiede solidarietà per le vittime delle inondazioni
La sierra e la foresta del Perù stanno vivendo momenti difficili per le forti piogge
che hanno provocato inondazioni e smottamenti. Caritas Perù ha lanciato un appello
alla solidarietà per aiutare le vittime. Le inondazioni e gli smottamenti hanno provocato
la distruzione di abitazioni, coltivazioni e infrastrutture. Migliaia di persone sono
colpite dalle calamità naturali nei dipartimenti di Apurímac, Ayacucho, Ancash, Arequipa
(Chuquibamba), Pucallpa, Loreto (Yurimaguas), Junín (Satipo), Madre de Dios (Puerto
Maldonado), Cusco, Huancavelica, Huánuco e Puno. Secondo l'ultimo rapporto dell'Istituto
Nazionale di Difesa Civile (Indeci), finora sono 141.559 le persone coinvolte dalla
catastrofe. La Presidenza del Consiglio dei Ministri - riferisce l'agenzia Zenit -
ha dichiarato lo stato d'emergenza per piogge in tutto il dipartimento di Huancavelica
e in alcune province dei dipartimenti di Apurímac e Ayacucho. Di fronte a questa situazione,
il presidente di Caritas Perù, mons. Miguel Irizar Campos, ha lanciato un appello
chiedendo a tutti i peruviani di contribuire generosamente alla campagna “Solidarietà
con le vittime delle inondazioni”, che mira a raccogliere fondi per beneficiare circa
2.500 famiglie povere che vivono nelle zone rurali colpite. Le azioni che verranno
realizzate includono assistenza con aiuti umanitari (cibo, alloggio temporaneo, acqua
e kit igienici), campagne sanitarie integrali - dando priorità ai bambini al di sotto
dei cinque anni e agli anziani - e sviluppo di attività volte a rafforzare la capacità
delle autorità locali e comunali di affrontare situazioni d'emergenza per eventi climatici
avversi. Fino a questo momento, Caritas Perù, attraverso la sua rete di Caritas diocesane,
sta assistendo le zone più colpite dalle inondazioni, implementando anche progetti
per la riduzione dei rischi a Yurimaguas, Puerto Maldonado e Abancay. “Con tutte queste
azioni – afferma una nota dell'organizzaziozne umanitaria cattolica – speriamo di
far fronte alle necessità più urgenti dei nostri fratelli e di aiutarli a migliorare
le loro condizioni di vita”. (R.P.)