2011-03-12 15:44:48

Crisi umanitaria in Costa d'Avorio: 500mila profughi


Cresce la preoccupazione dell’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (Acnur), per la risposta finora molto limitata della comunità internazionale alla crisi in Costa d’Avorio. Con 370mila sfollati ad Abidjan e nell’ovest del Paese e oltre 76mila rifugiati in Liberia, il numero di persone costrette alla fuga si aggira intorno a 500mila. Lo scorso 14 gennaio, l’Agenzia ha lanciato alla comunità internazionale un appello per 46 milioni di dollari necessari a far fronte al flusso di rifugiati in Liberia. Finora sono arrivati solo 5 milioni di dollari. I nuovi flussi stanno però inducendo l’Acnur a lanciare un nuovo appello per richiedere una cifra superiore. Continuano intanto a deteriorarsi le condizioni di sicurezza ad Abidjan: è di tre morti e 30 feriti il bilancio degli scontri avvenuti il 6 e 7 marzo scorso nei distretti di Abobo e Cocody. Intanto, posti di blocco presidiati da uomini armati continuano a rendere pericolosi gli spostamenti intorno alla principale città del Paese, un danno per tutta la popolazione. Nel frattempo, l’Acnur continua, dove possibile, a prestare assistenza, spesso attraverso le organizzazioni non governative locali. Intorno alla città sono stati individuati finora 20 siti dove si sono concentrate ingenti quantità di sfollati. In alcune di queste località, il numero e le necessità della popolazione sono ancora in corso di accertamento, ma è certo che vi è urgente necessità di cibo e aiuti, tra cui farmaci. Nel resto del Paese, la violenza divampata nelle regioni occidentali sembra estendersi anche a quelle centrali e sud-orientali. Si parla di tentativi di impedire gli spostamenti e di abusi fisici, compresi casi di stupro, nelle testimonianze delle persone in fuga. E sono sempre di più i rifugiati arrivati in Liberia che riferiscono di essere stati coinvolti in scontri a fuoco durante la fuga. Alcuni di loro sono stati costretti a trovare riparo e a trascorre la notte nella boscaglia. Con questi nuovi flussi, l’Agenzia deve aggiornare i piani per le sue operazioni in Liberia e adeguare il budget per prepararsi ad assistere fino a 150mila rifugiati. (M.I.)







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