Manifestazioni antigovernative in Arabia Saudita, Riad blindata
Attenzione puntata anche sull’Arabia Saudita per l’odierna "giornata della collera"
indetta attraverso il web da attivisti per i diritti umani e forze moderate. Circa
20 mila le adesioni raccolte con l’obiettivo di chiedere riforme democratiche. La
situazione sembra tranquilla a Riad, i punti nevralgici della città sono presidiati
da un gran numero di agenti di polizia. La tensione, però, resta alta. Solo ieri le
forze dell’ordine hanno sparato contro i dimostranti che si erano radunati in piazza
nella città di Al Qatif per invocare la liberazione di alcuni detenuti. L’episodio
ha provocato il ferimento di tre sciiti.
Yemen Crescono i timori
per gli sviluppi del quadro sociopolitico nello Yemen, dopo che l’opposizione ha rifiutato
l’offerta di riforme democratiche avanzata dal presidente Saleh. Oggi, nella zona
meridionale di Moukalla, un gruppo di uomini armati ha attaccato una pattuglia della
polizia provocando quattro morti. Le autorità locali sospettano il coinvolgimento
di Al Qaeda, che è molto attiva nell’area.
Costa D’Avorio Situazione
critica anche in Costa d’Avorio. A lanciare l’allarme è l’alto commissario dell'Onu
per i diritti umani che ha definito le violenze in atto nel Paese africano ''sistematiche
e inumane''. Ad oggi il bilancio delle vittime degli scontri tra le milizie fedeli
al presidente Ouattara e quelle fedeli a Gbagbo è di 392 morti dalla metà di dicembre.
Intanto, cresce la tensione anche tra Gbagbo e l’Onu per la chiusura dello spazio
aereo alle forze internazionali. Il servizio è di Giulio Albanese:
Ormai lo
spazio per dialogare, in Costa d’Avorio, sembra ridotto ai minimi termini dopo che
ieri Laurent Gbabo ha praticamente rigettato il principio di una condivisione del
potere, proposto dall’Unione Africana. Interpellato sul vertice in corso ad Addis
Abeba tra i cinque capi di Stato africani, incaricati di risolvere la crisi, un portavoce
di Gbabo ha spiegato che la condivisione del potere è un “vecchio arnese" già sperimentato
dal 2002 al 2010 e che finora "non ha portato a niente. Dunque, è inaccettabile”.
Insomma, ha praticamente sbattuto la porta in faccia ad Alassane Ouattara, riconosciuto
internazionalmente come legittimo presidente della Cosa d’Avorio. Intanto, le Nazioni
Unite hanno replicato, facendo sapere che non rispetteranno la no-fly zone
imposta in Costa d’Avorio da Gbabo, il quale vuole impedire all’Onu di svolgere la
propria missione di pace. Per il segretario generale delle Nazioni Unite, Ban Ki-moon,
la no-fly zone è una questione inaccettabile.
Mali In
Mali, una delle forze d’opposizione – il partito della rinascita nazionale – ha chiesto
al governo del presidente Tourè di cominciare a preparare le elezioni legislative
del 2012 al fine di evitare scenari come quelli ivoriani. Chiesto soprattutto un sistema
elettorale “credibile e trasparente”.
Zimbabwe Nello Zimbabwe, un
tribunale ha annunciato che deciderà il prossimo 16 marzo sulla domanda di liberazione
su cauzione di sei persone accusate di tradimento – reato passibile di pena di morte
– per aver partecipato ad un dibattito sulla situazione egiziana. La polizia del Paese,
lo scorso 19 febbraio, ha arrestato una quarantina di persone, tra cui un anziano
parlamentare, che discutevano in merito all’azione della piazza per rovesciare i capi
di stato.
Tunisi Il Tribunale amministrativo della Tunisia ha deciso
la sospensione del pagamento degli stipendi ai deputati e ai senatori. Lo ha annunciato
la tv pubblica del Paese nordafricano. Il provvedimento fa seguito all'iniziativa
di un gruppo di avvocati che, attraverso un ricorso, avevano chiesto lo scioglimento
delle due Camere del parlamento. Camera e Senato, lo scorso mese, avevano approvato
una legge che autorizza il presidente ad interim, Foued Mebazaa, a governare
per decreto.
Somalia Il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite
ha confermato la richiesta di inviare altri quattromila soldati in Somalia nell’ambito
della missione dell’Unione Africana, nonostante l’esitazione di alcuni Paesi continentali.
Il pronunciamento è contenuto in una dichiarazione approvata all’unanimità dall’organismo
dell’Onu, che ha espresso preoccupazione per la sicurezza nel Paese. La Russia ha
proposto di costituire tre tribunali e due prigioni speciali per combattere la pirateria
somala, come suggerito da esponenti francesi al Palazzo di Vetro.
Lampedusa,
sbarchi Ennesimo barcone avvistato a largo di Lampedusa con una trentina di
migranti a bordo. L’imbarcazione, che si trova ancora in acque internazionali, sta
per essere raggiunto da una motovedetta della Guardia di Finanza. L’ultimo sbarco
risale a ieri quando sull’isola sono giunte 31 persone.
Draghi-mafia L’infiltrazione
della mafia nella struttura produttiva italiana inibisce la crescita economica del
Paese. Lo ha detto il governatore della Banca d’Italia, Mario Draghi, che, durante
un convegno promosso dall’Associazione Libera all’Università statale di Milano, ha
confermato l’espansione al nord della criminalità organizzata precisando che questo
fenomeno “può mettere a repentaglio la democrazia”.
Crisi vertice Ue Un
nuovo “Patto per l’euro”: così il presidente dell’Ue, Van Rompuy, ha definito l'accordo
che oggi a Bruxelles i leader dell’Eurozona cercheranno di raggiungere per rafforzare
il pacchetto di misure contro la crisi dei debiti sovrani. Dopo l'allarme di ieri
per il rischio di uno choc petrolifero, borse in ribasso anche stamani in Europa.
Spagna
commemorazioni Diverse commemorazioni oggi in Spagna in ricordo delle 192 vittime
e dei quasi mille feriti per gli attentati terroristici, avvenuti a Madrid l’11 marzo
2004. I media locali sottolineano l’assenza, a differenza degli anni scorsi, di un’unica
cerimonia.
Eta La Spagna ha confermato il nuovo colpo ai danni dell’Eta,
annunciato in queste ore dalla radio spagnola. Si tratta dell’arresto in Francia del
presunto capo militare del braccio armato dell’organizzazione separatista basca, Alejandro
Zobaran Arriola. L’uomo è stato catturato assieme ad altri tre militanti nel corso
di un’operazione di polizia condotta nei pressi della frontiera con il Belgio.
Nato,
Afghanistan Il prossimo 21 marzo, il presidente afghano, Hamid Karzai, annuncerà
in quali aree del Paese il controllo della sicurezza passerà in mano alle forze locali.
Lo ha affermato il segretario generale della Nato, Rasmussen, ribadendo che il termine
previsto per la transizione di poteri resta “la fine del 2014”. Questo “non vuol dire
che lasceremo, ma al contrario – ha precisato – resteremo per sostenere e addestrare
gli afghani”.
Afghanistan, Karzai L’Onu eserciti pressioni sulle
truppe straniere operanti in Afghanistan per evitare morti civili durante le loro
operazioni contro gli insorti. E’ la richiesta avanzata dal presidente Karzai. Con
2.777 perdite fra la popolazione, lo scorso anno è stato il più cruento dal 2001.
Il 75% di queste vittime – sostiene l'Onu – sono state causate dalla guerriglia ed
il 19% da truppe filogovernative. In particolare, 171 persone hanno perso la vita
nell'ambito di raid aerei realizzati dall’Isaf. Nei giorni scorsi, sarebbe stato ucciso
anche un parente del presidente Karzai.
Pakistan Aerei senza pilota
americani in azione nel nord del Pakistan. Il raid ha provocato la morte di almeno
tre ribelli. Nella notte, intanto, violenti scontri si sono verificati a Karachi:
sette le vittime accertate. A far scoppiare la tensione la decisione del governo,
poi revocata, di rimuovere il responsabile di un organismo che si occupa di lotta
alla corruzione. Islamabad, infine, ha annunciato di aver realizzato con successo
un test del suo missile a corto raggio capace di trasportare una carica nucleare.
Russia-Usa Abolire
i visti tra Russia e Stati Uniti. E’ la proposta che ieri il premier russo, Vladimir
Putin, definendola “storica”, ha lanciato al vicepresidente americano, Joe Biden,
nel loro incontro a Mosca. Quest’ultimo ha mostrato disponibilità su questo fronte
come sull’ingresso della Russia nel Wto ma ha avanzato velate critiche alle lacune
del sistema democratico di Mosca. (Panoramica internazionale a cura di Eugenio
Bonanata)
Bollettino del Radiogiornale della Radio Vaticana Anno
LV no. 70