Kuwait: la Vergine Maria proclamata "Nostra Signora d’Arabia"
Con un solenne rito officiato il 16 gennaio nella cattedrale del Kuwait, Maria è stata
proclamata Nostra Signora d’Arabia, cioè patrona di tutti i Paese del Golfo Persico:
oltre al Kuwait, quindi, il Bahrein, il Qatar, l’Arabia Saudita, gli Emirati Arabi
Uniti, lo Yemen e l’Oman. La celebrazione è stata presieduta dal prefetto della Congregazione
per il Culto divino e la disciplina dei sacramenti, il cardinale Antonio Caňizares
Llovera, che nell’omelia ha esortato i fedeli a “rimanere fermi nella fede e a guardare
sempre Gesù che è fonte della nostra fede”. La notizia è stata diffusa dall’Osservatore
Romano attraverso un articolo a firma del vicario apostolico del Kuwait, il vescovo
Camillo Ballin. “La Madonna qui non è mai apparsa, ma è sempre stata presente – scrive
il presule – ed è riuscita a portare Gesù prima ancora che arrivasse l’Islam”. Se
il titolo di Nostra Signora d’Arabia è nuovo per tutto il Golfo, infatti, non è nuovo
per il Kuwait, dove i carmelitani presenti in Iraq si rifugiarono dopo la Seconda
Guerra Mondiale. Il vicariato del Kuwait, inoltre, è dedicato a Maria fin dal 1957
e qui, nell’isola di Failaka, è presente una chiesa risalente al quinto secolo, mentre
resti archeologici di chiese dell’epoca sono presenti un po’ in tutto il territorio.
“La Vergine ci deve indicare il cammino perché la diversità non sia divisione, ma
unità”, è l’auspicio conclusivo di mons. Ballin per una realtà, quella della penisola
araba, in cui una sola Chiesa deve celebrare in 5 riti e 12 lingue. (R.B.)