Attenzione puntata sull’Arabia Saudita per l’odierna "giornata della collera" indetta
attraverso il web da attivisti per i diritti umani e forze moderate. Circa 20 mila
le adesioni raccolte con l’obiettivo di chiedere riforme democratiche. La situazione
sembra tranquilla a Riad, i punti nevralgici della città sono presidiati da un gran
numero di agenti di polizia. La tensione, però, resta alta. Solo ieri le forze dell’ordine
hanno sparato contro i dimostranti che si erano radunati in piazza nella città di
Al Qatif per invocare la liberazione di alcuni detenuti. L’episodio ha provocato il
ferimento di tre sciiti.
Intanto crescono i timori per gli sviluppi del quadro
sociopolitico nello Yemen, dopo che l’opposizione ha rifiutato l’offerta di riforme
democratiche avanzata dal presidente Saleh. Oggi, nella zona meridionale di Moukalla,
un gruppo di uomini armati ha attaccato una pattuglia della polizia provocando quattro
morti. Le autorità locali sospettano il coinvolgimento di Al Qaeda, che è molto attiva
nell’area.