Pakistan: riconoscimenti ufficiali delle istituzioni a Shahbaz Bhatti
Le strade che portano al villaggio di Kushpur, in Punjab, saranno intitolate a Shahbaz
Bhatti; il presidente del Pakistan Ali Zardari, su richiesta dell’esecutivo guidato
dal Premier Gilani, è orientato a conferire a Bhatti l’ambito riconoscimento “Hilal-e-Shuja’at”,
assegnato in forma postuma, che premia personalità distintesi come “servitori della
nazione”. Come riferiscono all’agenzia Fides fonti nella comunità cattolica locale,
sono queste alcune delle forme con cui le istituzioni pubbliche del Pakistan intendono
onorare la memoria di Shahbaz Bhatti, il Ministro per le Minoranze Religiose ucciso
il 2 marzo scorso a Islamabad. E’ stato il Primo Ministro della provincia del Punjab,
il musulmano Shahbaz Sharif, ad annunciare che a Kushpur, il villaggio cattolico dove
Bhatti è nato, nella diocesi di Faisalabad, diverse strade e luoghi pubblici porteranno
il suo nome. In Punjab anche Kamran Michael, Ministro Provinciale per i Diritti umani
e gli Affari delle Minoranze, ha rimarcato che Shahbaz Bhatti è stato “un ambasciatore
di pace”, invitando il governo federale a conferirgli i dovuti onori. L’input è stato
già accolto dal Primo Ministro del Pakistan, Raza Gilani, che ha proposto Bhatti per
il “Hilal-e-Shuja’at” postumo, uno dei maggiori riconoscimenti esistenti a livello
civile nel Paese. Intanto i cristiani continuano a organizzare veglie di preghiera
e cerimonie di commemorazione, leggendo e diffondendo il testamento spirituale di
Bhatti. Ieri un incontro di preghiera dedicato al Ministro si è tenuto a Karachi,
nella chiesa cattolica della Santissima Trinità, alla presenza di numerosi leader
religiosi e politici che hanno sempre premesso al nome di Bhatti l’appellativo di
“martire”. Inoltre, ad una cerimonia interreligiosa in memoria di Bhatti, svoltasi
ieri a Lahore, hanno partecipato i leader cristiani, attivisti per i diritti umani
e leader musulmani, fra i quali il mullah Abdul Khabeer Azad della Moschea Badshahi.
(R.P.)