2011-03-10 15:33:02

Mauritius: una nuova ecologia al centro del Messaggio dei vescovi per la Quaresima


“Sviluppare una nuova arte di vivere in modo ecologico”: si intitola così la Lettera pastorale di mons. Maurice Piat, vescovo di Port-Louis, nelle Mauritius, pubblicata in occasione della Quaresima. Nel documento, il presule invita i fedeli a riflettere e ad impegnarsi risolutamente a favore della protezione dell’ambiente. Presentata alla stampa nei giorni scorsi, la Lettera è stata stampata interamente su carta riciclata ed è accompagnata da un cd che ne riporta la versione in creolo. Il documento è da oggi in vendita in tutte le parrocchie. La missiva è divisa in tre parti: nella prima, si spiega come la crisi ecologica non sia altro che la manifestazione di una crisi morale; nella seconda parte si sottolinea che una motivazione spirituale proveniente dalla fede in Dio può dare lo slancio necessario per un rinnovamento verso un vivere più ecologico. Nell’ultima sezione, invece, i lettori possono trovare indicazioni pratiche per una vita a basso impatto ambientale. Nel testo, mons. Piat deplora l’inquinamento delle strade, dei fiumi e dei laghi del Paese, così come il cattivo uso delle risorse, in particolare dell’acqua. Tre, dice il presule, sono gli ostacoli dell’ecologia: il fatto che essa richieda un cambiamento radicale nelle abitudini dei cittadini; un consumo esagerato che il pianeta non può sostenere e la lentezza dei politici nell’affrontare il problema, poiché essi temono di dover prendere decisioni impopolari. “Guardiamo invece alla natura e alle risorse naturali – scrive mons. Piat – come ad un’eredità da gestire e condividere con tutta la popolazione. E guardiamo agli altri come a dei concittadini, piuttosto che come a dei concorrenti”. Poi, il presule si rifà al racconto biblico dell’Arca di Noé: “C’è bisogno di uomini come Noé nella nostra società, proprio per costruire un nuovo stile di vita, economizzare le risorse, non inquinare, piantare giardini e coltivare orti”. L’appello di mons. Piat ha anche un risvolto ecumenico: attraverso il Consiglio delle Religioni, infatti, il presule chiede ai rappresentati di altri credo di sensibilizzare la coscienza dei fedeli sui temi ecologici. Infine, un invito viene rivolto anche alle autorità competenti, affinché organizzino in modo facile la raccolta dei rifiuti. Dal canto suo, la diocesi di Port-Loui si sta già attivando sul fronte del rispetto dell’ambiente: presto, le toilette delle scuole cattoliche funzioneranno ad acqua piovana e gli studenti impareranno le tecniche della coltivazione. Progetti simili verranno avviati anche nei college. (I.P.)







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