Libia: appello alla comunità internazionale delle Agenzie Onu per aiutare i rifugiati
La comunità internazionale deve dimostrare la stessa generosità della Tunisia nei
confronti di chi fugge dalla Libia. Questo l’appello che l’Alto Commissario delle
Nazioni Unite per i Rifugiati (Unhcr), Antonio Guterres, ed il Direttore generale
dell’Organizzazione Internazionale per le Migrazioni (Oim), William Swing, hanno lanciato
ieri al termine di un viaggio di due giorni in Tunisia. In pochi giorni Unhcr e Oim
hanno organizzato l’evacuazione umanitaria di decine di migliaia di persone al confine
tra Libia e Tunisia, con il pieno sostegno del governo tunisino. “Una frontiera aperta
è la cosa più preziosa che si possa ottenere in frangenti di crisi come questo”, ha
affermato Antonio Guterres, e “in questo momento drammatico, il governo tunisino e
il suo popolo stanno dando un esempio di generosità umanitaria, permettendo che i
propri confini e le proprie case siano aperte.” Unhcr e Oim hanno inoltre apprezzato
i grandi sforzi della società civile e della Mezzaluna Rossa tunisina, che insieme
alle organizzazioni internazionali si occupano di ogni singolo individuo che attraversa
la frontiera. “Il nostro fine immediato è di assicurare che ogni lavoratore migrante
fuggito dalla Libia possa tornare quanto prima a casa sano e salvo e in modo dignitoso”,
ha detto William Swing ,“queste persone hanno sofferto abbastanza”. Il flusso migratorio
verso la Tunisia ha raggiunto in un solo giorno l’apice di circa 14.000 persone, per
la maggior parte lavoratori migranti. Particolarmente critica è la situazione al posto
di frontiera di Ras Adjir ed al campo di transito di Choucha, dove 15.000 persone
per lo più di nazionalità bangladese aspettano l’evacuazione per via aerea. Un obiettivo
che richiederà un ulteriore impegno da parte della comunità internazionale. Unhcr
e Oim avvertono che con l’intensificarsi degli scontri in Libia la situazione potrebbe
nuovamente peggiorare e chiedono ai Paesi più ricchi collaborare al fine di trovare
soluzioni adeguate per il futuro di queste persone. (M.R.)