"Io credo che il
Comune dell’Aquila da molto tempo faccia da parafulmine. Tutto ciò che non va
bene è colpa del Comune dell’Aquila. Questo fa sì che molte responsabilità, sia
del Governo sia, soprattutto, della struttura commissariale non vengano alla luce".
Così il sindaco dimissionario de L'Aquila, Massimo Cialente, ai microfoni di One
o Five live, spiega le ragioni della sua scelta di lasciare l'incarico. Abbandonato
dai cittadini, dalle forze politiche sia di centro sinistra che di centro destra,
Cialente denuncia come "immorale" il fatto che "nel più grande cantiere d'Europa restino
in giacenza tre miliardi di euro senza che ci sia un piano di ricostruzione sulla
base del quale spenderli". "Il problema è la governance di questa vicenda",
sottolinea Cialente. A L'Aquila le imprese edili hanno rimesso gli operai in cassa
integrazione e l'ospedale della città chiuderà il 1° aprile. "Il modello di una ricostruzione
dall'alto non ha mai funzionato. Io me ne vado e dico: che qualcuno venga a vedere
cosa sta succedendo in città. Ccommissariate tutto e allora commissariate anche il
Comune de L’Aquila. Però rispondete agli italiani e ai cittadini".