Indonesia: a Java rischia il trasferimento la chiesa protestante di Bogor
Le autorità di Bogor, nella provincia dello Java occidentale, vogliono trasferire
la chiesa protestante Taman Yasmin in un altro luogo, per evitare nuovi scontri tra
cristiani e musulmani. La decisione, riferisce l'agenzia AsiaNews, viola la sentenza
dell’Alta corte del 14 gennaio scorso, che aveva concesso ai cristiani il completamento
della costruzione della chiesa, bloccata dal 2008, e il permesso di utilizzare l’edificio
come luogo di culto. In alternativa al trasferimento, le autorità si sono dette disposte
a concedere l’autorizzazione solo in caso di rinuncia dei cristiani ai loro diritti
sul terreno, già confermati dalla Corte suprema. Questo consentirebbe alle autorità
di confiscare il sito in qualsiasi momento. La chiesa di Yasmin è da anni vittima
di assalti e violenze da parte di musulmani che vorrebbero chiuderla, perché accusano
i cristiani di conversioni forzate. Lo scorso 6 marzo il comune di Bogor aveva proposto
di levare i sigilli alla chiesa, dopo che la comunità cristiana era riuscita a celebrare
una messa all’interno chiesa forzando il cordone di sicurezza della polizia, ma le
proteste dei gruppi estremisti avvenute in questi giorni hanno spinto le autorità
a vietare di nuovo l’ingresso nell’edificio. Secondo Bona Sigalingging, avvocato della
comunità protestante, “tali proposte non tengono in considerazione la nostra prima
richiesta e cioè che il comune di Bogor dovrebbe rispettare la sentenza emessa dalla
Corte suprema”. Sigalingging sottolinea che "questo è un grande passo indietro per
la comunità cristiana". “In caso di trasferimento”, afferma, “dovremo iniziare tutto
daccapo, chiedendo nuove firme alle autorità locali per presentare al comune la richiesta
di costruzione ed ottenere così l’autorizzazione a celebrare messa”. L’iter per la
costruzione di una chiesa cristiana in Indonesia è particolarmente complicato e può
richiedere anni: è infatti necessario sia il nulla osta di almeno 60 residenti nell’area
in cui viene costruito l’edificio sia il permesso del gruppo per il dialogo interreligioso.
Pur disponendo delle autorizzazioni, spesso la costruzione viene interrotta e il permesso
revocato dai governi locali dietro le pressioni del fondamentalismo islamico. (M.R.)