Il vescovo di Tunisi ringrazia la popolazione per la solidarietà ai profughi libici
“Il senso di solidarietà dei tunisini è meraviglioso. Sono loro che offrono da mangiare
a diecimila persone ammassate a Ben Gardane, il posto di frontiera tra Tunisia e Libia,
dove si dirigono i lavoratori stranieri in fuga dalla Libia” dice all’agenzia Fides
il vescovo di Tunisi Maroun Elias Lahham. In particolare il presule ha ringraziato
le tre suore cattoliche che insieme ad un’associazione di laici protestanti e alle
Caritas di Francia, Stati Uniti, Libano e Tunisia forniscono assistenza e cibo a Ben
Gardane. Aggiunge mons. Lahham: “Bisognerà vedere se la frontiera libica verrà aperta.
Fino a due o tre giorni fa, si calcolava che fossero da otto a diecimila i lavoratori
stranieri bloccati dall’altro lato del confine libico-tunisino, la maggior parte dei
quali provengono dalle Filippine e dal Bangladesh. Italia e Francia si sono offerte
di farli rimpatriare al più presto”. Il vescovo di Tunisi ha poi sottolineato che
“a parte qualche episodio isolato, come il dramma dei cittadini del Bangladesh che
si sono tuffati in mare da una nave nel tentativo di raggiungere l’Italia a nuoto
e che sono annegati, queste persone non vogliono venire in Europa ma rientrare nei
loro Paesi”. (M.R.)