Il Consiglio dei ministri ha approvato oggi all’unanimità il disegno di legge costituzionale
sulla riforma dell’ordinamento giudiziario proposta dal ministro Alfano. “La riforma
non è contro nessuno, è un punto di svolta ed è nel programma di governo fin dal 1994”,
è stato il primo commento del presidente del Consiglio, Berlusconi. Dure le reazioni
dell’opposizione: “Una mera operazione d’immagine – l’ha definita Dario Franceschini,
capogruppo del Pd alla Camera, che promette battaglia – e ha come unico scopo quello
di punire i magistrati. Sono altre le riforme che gli italiani si attendono, come
certezza della pena e processi più veloci”. L’associazione nazionale magistrati ha
definito la riforma “punitiva”, che “mina l’autonomia dei giudici e riduce le garanzie
per i cittadini”.