Ricevimento all’ambasciata del Canada presso la Santa Sede per celebrare il genio
femminile in Vaticano
Un incontro per celebrare il contributo delle donne alla Curia Romana. Nella Giornata
internazionale della donna, l’ambasciatrice del Canada presso la Santa Sede, Anne
Leahy, ha invitato ieri a pranzo nella sua residenza romana alcune esponenti delle
"quote rosa" in Vaticano. Un’occasione per sottolineare il genio femminile all’opera,
nei vari dicasteri e istituzioni della Città del Vaticano, per il bene della Chiesa
e del mondo intero, come ha sottolineato la signora Leahy alla nostra collega Roberta
Gisotti:
D. – Signor
ambasciatore, qual è stato lo spirito di questa iniziativa?
R. – Uno
spirito di riconoscenza e di ringraziamento per il contributo e per tutto il lavoro
che viene svolto dalle donne, dalle signore che lavorano in Curia, in Governatorato,
ai Musei e in tanti altri posti dove abbiamo occasione di incontrare queste donne
durante tutto l’anno. Visto che l’8 marzo è una data riconosciuta universalmente,
ho pensato che sarebbe stata una bella occasione per esprimere questo nostro “grazie”
a nome degli ambasciatori donne presso la Santa Sede.
D. – Anche il
Vaticano, dunque, può dare il buon esempio nel valorizzare il genio femminile?
R.
– Questo è sicuro. Sono tante le donne con le quali lavoriamo e non era certo possibile
invitarle tutte in una sola volta. Credo, però, che sia molto importante ricordare
quello che può essere fatto e che c’è la possibilità, c’è la speranza che, lavorando
insieme, insieme anche gli uomini ovviamente, e vedendo questi progressi, possiamo
essere capaci di migliorare.
D. – Soprattutto partendo dal rispetto
della donna come persona?
R. – Sì, sicuramente. Il rispetto non è purtroppo
dato in tutte le regioni del mondo. E’ vero: la dignità della donna è molto importante.
(mg)