2011-03-09 15:56:25

Egitto, violenti scontri al Cairo tra cristiani copti e musulmani


Sono salite ad almeno 13 le vittime dei violenti scontri esplosi ieri al Cairo tra cristiani e musulmani. Lo riferiscono fonti sanitarie e della sicurezza secondo le quali altre 140 persone sono rimaste ferite nelle violenze. Nel Paese torna dunque a salire la tensione interreligiosa che va ad aggiungersi al turbolento periodo di transizione apertosi dopo la cacciata del presidente Mubarak. Il servizio di Marco Guerra:RealAudioMP3

Torna altissima la tensione interreligiosa in Egitto dopo i violenti scontri della notte scorsa tra cristiani e musulmani nel quartiere Moqqata del Il Cario. Naguib Gibrail, avvocato di un'associazione di copti egiziani, ha accusato i musulmani di aver sparato sui dimostranti che, per il terzo giorno consecutivo, protestavano davanti alla sede della tv pubblica per la chiesa data alle fiamme nella regione di Helwan a causa di una faida scatenata da una relazione tra un musulmano e una cristiana. Padre Yohanna, della chiesa della Santa Vergine limitrofa al teatro dell’attacco, attribuisce invece all’esercito la responsabilità dei colpi sparati contro i manifestanti. Intanto, una fonte ufficiale rimasta anonima, ha confermato la morte di sei copti e cinque musulmani tutti per colpi da arma da fuoco. Diverse ricostruzioni dei fatti dicono comunque che nella tarda serata di ieri i manifestati copti sono stati attaccati da un gruppo di musulmani salafiti che inscenava una protesta per il caso di una giovane cristiana che sarebbe sparita dopo essersi convertita all'Islam. Un caso che in passato è stato usato anche da al-Qaeda come pretesto per giustificare le stragi contro i cristiani in Iraq. Ad ogni modo le violenze dimostrano che nel Paese arabo, impegnato nella transizione del dopo Mubarak, continuano ad accumularsi tensioni religiose-economiche e sociali che alimentano una forte incertezza per il futuro.








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