Da lunedì il pellegrinaggio delle reliquie di Santa Teresa di Lisieux in Terra Santa
Due mesi e mezzo per le strade di Israele e della Palestina, visitando chiese e Luoghi
Sacri della Terra Santa che in vita non ha mai visto: partirà lunedì prossimo, 14
marzo, il pellegrinaggio delle reliquie di Santa Teresa di Lisieux nell’area, dove
resteranno fino al 31 maggio, prima di essere portate, in agosto, a Madrid, in occasione
della Giornata Mondiale della Gioventù. Non è la prima volta che le spoglie della
Santa, morta nel 1897 e proclamata dottore della Chiesa un secolo dopo da Giovanni
Paolo II, viaggiano per il mondo, ma questo pellegrinaggio in Terra Santa, che lei
in vita non riuscì a compiere, pur cogliendo la grandezza del mistero di Dio che si
fa carne in un posto ben preciso, assume un significato particolare, anche per il
modo in cui la stessa Santa, nella sua opera “Storia di un’anima”, ricorda e descrive
il giorno in cui vestì l’abito delle Carmelitane, paragonandolo all’ingresso di Gesù
a Gerusalemme. Il pellegrinaggio, precisa Avvenire, sarà aperto ufficialmente mercoledì
16 marzo a Gerusalemme, quando le reliquie saranno accolte nella Concattedrale dal
Patriarca latino della città, mons. Fouad Twal. Dalla capitale, proseguiranno, poi,
per la Chiesa della Madonna del Carmelo ad Haifa e saranno a Nazareth nel giorno in
cui si celebra l’Annunciazione, il 25 marzo. Il momento culminante del viaggio cadrà
in coincidenza della Settimana Santa, quando le reliquie saranno a Betlemme e di seguito
nei luoghi della Passione di Gesù. Altra data importante è il 23 maggio, quando la
Santa è attesa nella parrocchia latina di Gaza dedicata alla Sacra Famiglia, dove
il Bambino Gesù avrebbe sostato durante la fuga in Egitto e che oggi riunisce una
piccola comunità di poche centinaia di fedeli. L’attesa trepidante e l’entusiasmo
dei cristiani di Terra Santa per questo evento è molto grande e viene riassunta da
padre Flavio Caloi sul sito della famiglia carmelitana in Terra Santa: “Venendo da
noi ci insegnerà ancor di più come amare Gesù, unico suo e nostro amore – scrive -
e a farlo amare da tutti”. (R.B.)