2011-03-07 08:28:02

A Roma, Messa in suffragio del ministro Bhatti


L’Associazione Pakistiani Cristiani in Italia si è riunita ieri pomeriggio in preghiera a Roma per ricordare la figura del ministro cattolico Shahbaz Bhatti, simbolo della lotta per la libertà religiosa. Presso il Pontificio Collegio S. Pietro Apostolo, è stata celebrata una Messa in suffragio di Bhatti, presieduta dal cardinale Jean-Louis Tauran, presidente del Pontificio Consiglio per il dialogo interreligioso. Alessandro Gisotti ha intervistato uno dei promotori dell’iniziativa, il sacerdote pakistano, Shahzad Niamat:RealAudioMP3

R. – Il motivo di questa Messa è dare un riconoscimento al servizio che il ministro Bhatti ha reso a tutti noi cristiani in Pakistan, che in questi giorni soffriamo per la sua morte. Lui ha sempre detto: “Io sono un cristiano, un cattolico. Conosco il significato della Croce: come Gesù si è sacrificato per noi, io devo sacrificarmi per i miei fratelli”.

D. – Quali sono le vostre speranze, in particolare dei pakistani cristiani in Italia, che hanno organizzato questa iniziativa?

R. – La nostra speranza è che questa legge che ha ucciso tante persone, cambi.

D. – Quindi, l'auspicio è che venga finalmente cancellata la legge sulla blasfemia?

R. – Sì, questa è la nostra speranza, perché abbiamo perso tante persone a causa di questa legge. Nel 1998 abbiamo perso un vescovo, mons. John Joseph, perché era contrario a questa legge, e ora abbiamo perso questo bravo giovane, il nostro ministro Shahbaz Bhatti …

D. – Il suo legame è anche personale: da giovane, lei ha avuto modo di incontrare Bhatti. Può ricordarlo?
R. – Io l’ho conosciuto quando ero piccolo, e lui era il capo dei chierichetti. Quando sono entrato tra i chierichetti, ho conosciuto questa persona, che era una persona molto semplice ma con tanto zelo nei riguardi degli altri. Veramente, lui conosceva il significato della Croce. Ed è rimasto obbediente fino alla fine! (gf)







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