2011-03-06 15:17:22

In Yemen e Bahrein nuove proteste anti-governative


Nuove contestazioni in Yemen, dopo il rifiuto del presidente yemenita, Ali Abdallah Saleh, al potere da 32 anni, di lasciare anticipatamente il proprio mandato, come proposto giovedì scorso dall’opposizione e da alcuni capi religiosi. Saleh ha annunciato che resterà fino alla scadenza naturale del suo incarico, nel 2013. A riferirlo è un comunicato ufficiale, in cui si legge che le proposte dell'opposizione sono ''confuse e contraddittorie''. Sul terreno, intanto, 4 membri della Guardia repubblicana yemenita sono stati uccisi stamani in un attacco attribuito ad Al Qaeda nella città di Maareb, a est della capitale Sanaa. Proteste di piazza anche in Bahrein, dove migliaia di persone si sono radunate a Manama, per la prima volta davanti alla sede del governo, per chiedere le dimissioni del premier Khalifa ben Salman al Khalifa, obiettivo delle contestazioni ormai da settimane. La dinastia al Khalifa, sunnita, regna da oltre 200 anni sul piccolo Stato a maggioranza sciita.

Egitto - scontri
Nuovi assalti a edifici della sicurezza dello Stato anche in varie località dell'Egitto e in alcuni quartieri del Cairo. Intanto prosegue la transizione nel Paese: il generale Mansur al Essawi è da oggi il nuovo ministro dell'Interno del governo egiziano guidato da Essam Sharaf. Al Essawi ha annunciato che adotterà le misure necessarie per ricucire il rapporto tra i cittadini e le forze dell'ordine. Secondo quanto riferito da quotidiano Al Ahram, il nuovo governo sarà formato entro alcuni giorni e ne faranno parte undici ministri provenienti dal governo di Hosni Mubarak, tra cui il ministro degli Esteri, Ahmed Abul Gheit.

Iraq - attentato
Un nuovo attacco bomba in Iraq ha provocato la morte di sei persone e il ferimento di altre dodici a Bassora, nel Sud del Paese. L’ordigno piazzato al bordo della strada, che aveva come obiettivo un convoglio militare statunitense, è esploso invece al passaggio di un autobus di civili. Tra le vittime si contano molte donne e bambini, secondo quanto riferito dalle autorità locali.

Pakistan - attacco contro la polizia
Nuove violenze in Pakistan, dove cinque poliziotti sono stati uccisi e altri due sono rimasti feriti in un attacco lanciato ieri contro un centro di addestramento della polizia pachistana a Karachi. Lo riporta l'emittente Geo News, ricordando che sempre ieri altre quattro persone erano rimaste uccise in altri due diversi attacchi compiuti nella città pachistana.

Afghanistan - strage di civili
Nuovi attacchi anche in Afghanistan, dove una bomba esplosa al bordo della strada ha ucciso 12 civili, tra cui cinque bambini e due donne, e ne ha feriti altri cinque nella provincia orientale afghana di Paktika. Lo hanno riferito fonti del governo provinciale.

Irlanda - accordo per formare il governo
I due maggiori partiti irlandesi, il Fine Gael di centro-destra e i Laburisti di centro-sinistra, hanno raggiunto nella notte un accordo per formare un nuovo governo di coalizione. Ad annunciarlo, il primo ministro in pectore Enda Kenny, del Fine Gael, che ha spiegato inoltre come alcuni dei dettagli minori sono in via di definizione per essere presentati a entrambi i partiti. La formazione del Fine Gael ha ottenuto il maggior numero di voti alle recenti elezioni legislative, seguito dai Laburisti, mentre il partito al governo nella precedente legislatura, il Fianna Fail, è stato pesantemente sconfitto per la sua gestione della crisi economica.

Medio Oriente - raid israeliano su Gaza
Circa sei raid aerei israeliani sarebbero stati effettuati oggi su Gaza City. Lo annunciano fonti palestinesi, secondo cui le azioni non avrebbero provocato vittime né feriti. Tre dei raid sono stati confermati da fonti militari israeliane, che spiegano come si sia trattato di una risposta al lancio di un razzo avvenuto ieri dalla Striscia di Gaza sulla regione di Shaar Hanegev, in territorio israeliano, anche in questo caso senza provocare danni né vittime. (Panoramica internazionale a cura di Linda Giannattasio)

Bollettino del Radiogiornale della Radio Vaticana Anno LV no. 65







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