Elezioni legislative in Estonia: per la prima volta, si svolgono via Internet
L’Estonia oggi al voto per le elezioni legislative. I sondaggi della vigilia danno
vincente la coalizione di centro-destra che appoggia l'attuale governo. Per l’ex Repubblica
sovietica del Mar Baltico si tratta di consultazioni particolari, le prime nel mondo
che verranno svolte via Internet. “L’Estonia è un esempio straordinario per tutta
la comunità internazionale”, ha detto il segretario di Stato americano, Hillary Clinton.
Su questa novità Giancarlo La Vella ha intervistato Fulvio Scaglione,
vice direttore di “Famiglia Cristiana”:
R. - Tutto
quello che è elettronico comporta un rischio di intervento e di manomissione, però
bisogna vedere l’aspetto positivo di questa che è una grande sperimentazione collettiva
e che fornirà lezioni utili a tutti gli altri Paesi nel mondo. L’aspetto positivo
è che questo è un Paese con un altissimo senso della democrazia, tanto è vero che
l’accesso ad Internet è uno dei diritti civili garantiti dalla Costituzione. Il sistema
di voto che viene utilizzato è stato già sperimentato nel 2005, anche se su piccola
scala, per elezioni locali e successivamente nel 2007, su scala maggiore. Quindi,
non è un’avventura. Questo sistema si basa su una carta di identità elettronica, che
viene consegnata a tutti i cittadini di età superiore ai 15 anni: è un sistema con
diverse procedure successive che garantiscono la privacy di chi vota e la segretezza
del suo voto. Sottolineerei anche un’altra cosa. Quella dell’elettronica per l’Estonia
è una vera vocazione: già nel 1996 fu avviata nel Paese la computerizzazione di tutte
le scuole del Paese. Un risultato che fu compiuto in quattro anni e a cui la Russia
è arrivata solo nel 2007. Naturalmente, l’Estonia ha un milione e poco più di abitanti
ed è, forse per la sua vocazione e per la sua dimensione, il Paese ideale per sperimentare
questi sistemi, che un giorno - forse - potrebbero servire anche a Paesi molto più
popolati.
D. - Che cos’è oggi l’Estonia e che cosa rimane dell’esperienza
sovietica?
R. - Dell’esperienza sovietica rimane ormai molto poco, anche
perché l’Estonia, più degli altri Paesi baltici, si è staccata in maniera forse anche
un po’ brutale e dolorosa, ma certamente molto netta. L’Estonia fa parte dell’Europa
e non vi è dubbio che questa è la sua vocazione e il suo desiderio.
D.
- A quali livelli avviene il dialogo con il resto della comunità internazionale?
R.
- L’Estonia è soprattutto molto collegata ai Paesi del Nord Europa e alla Finlandia
in primo luogo. Il rapporto dell’Estonia con l’Europa è mediato, appunto, da quest’appartenenza
molto forte all’Europa del Nord. E’, però, un aggancio anche molto solido e che ha
una spinta propulsiva molto forte proprio dal desiderio dell’Estonia di marcare la
propria differenza dal grande vicino ex sovietico, che costituisce in qualche modo
il suo “spauracchio” e il suo riferimento negativo. Va anche detto che l’Estonia,
peraltro, è appena entrata nell’area dell’Euro e quindi è un Paese che prosegue questa
marcia di inserimento nell’Unione Europea a prescindere da questa sorta di distacco
che comunque la caratterizza. (mg)