2011-03-06 14:51:34

Dal Pakistan all’Egitto, ancora violenze contro le minoranze cristiane


Non c’è tregua alle violenze contro le minoranze cristiane in diversi Paesi africani ed asiatici. Quella trascorsa è stata una settimana di gravi lutti e vessazioni, segnata dalla tragedia dell’assassinio del ministro pakistano per le Minoranze, il cattolico Shahbaz Bhatti. Un atto efferato che ha acuito il dramma della minoranza in Pakistan, che ora teme nuovi attacchi scatenati in nome della legge sulla blasfemia. Ieri, presso Rawalpindi, un uomo è stato ucciso a colpi d’arma da fuoco da un commando di tre aggressori: incarcerato con l’accusa di blasfemia nel 2009, era stato rilasciato per mancanza di prove. Nuovi timori anche per la sorte di Asia Bibi, sulla quale pende ancora la condanna alla pena capitale. E soprusi si moltiplicano anche nel resto del Paese: nella regione del Punjab diverse chiese sono state profanate e circa 150 tombe demolite. Attacchi ingiustificati alle comunità cristiane si registrano anche nella vicina India, dove da giovedì scorso, 4 croci cristiane sono state abbattute a Mumbai, con il pretesto di una “ristrutturazione edilizia”. Ferma la condanna del cardinale Oswald Gracias, arcivescovo di Mumbai, che definisce “ingiusta e illegale” l’azione del comune e preannuncia possibili azioni formali. Ma le violenze anticristiane non risparmiano nemmeno le comunità d’Egitto: è di due morti, quattro dispersi, fra cui un sacerdote e tre diaconi, una chiesa bruciata e un’altra profanata il bilancio di un assalto compiuto da migliaia di musulmani contro la comunità copta di Soul, a sud del Cairo. Sventato invece in Turchia un attentato contro un personaggio di spicco della comunità cristiana di Istanbul: la polizia ha arrestato due uomini e sequestrato delle armi. (C.D.L.)







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