2011-03-04 14:18:20

L’invito dei missionari rimasti in Libia: “Pregate per il Paese”


Un invito a pregare per la Libia, ormai sull’orlo della guerra civile, è quello che arriva dai missionari che hanno scelto di rimanere nel Paese dove, attualmente, vivono 15 sacerdoti, compresi due vescovi, e 80 suore. “La scelta di quasi tutti è stata quella di restare accanto alla popolazione e alle comunità cristiane – racconta all'agenzia Sir padre Massimiliano Taroni, dell’Ordine dei Frati Minori, uno dei più stretti collaboratori in Italia dei vicari apostolici di Tripoli e Bengasi – la Chiesa in Libia, infatti, è quasi esclusivamente impegnata in attività sociali come l’impegno all’interno delle Caritas e il servizio negli ospedali”. Il frate racconta ancora che a Bengasi, la città della Cirenaica da cui è partita la rivolta, la situazione “sembra indirizzata verso un progressivo ritorno alla normalità”. A regnare sovrana, comunque, è l’incertezza sul futuro, dovuta anche alla chiusura di tutte le attività e alla fuga di molti lavoratori stranieri: fatto, questo, che contribuisce a mantenere elevata la tensione. (R.B.)







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