Cina: i lavoratori emigrati cercano una chiesa dove vivere la loro fede
In vista della Quaresima, la comunità cattolica continentale sta intensificando la
pastorale giovanile. Secondo le informazioni fornite da Faith dell’He Bei all’agenzia
Fides, “la Chiesa invita i giovani, e soprattutto i giovani lavoratori cattolici,
a dare importanza alla vita di fede piuttosto che ai soldi, e a non perdere le loro
radici cattoliche anche vivendo lontano da casa e dai loro luoghi di origine per esigenze
di lavoro”. Inoltre la comunità cattolica locale, come la diocesi di Zhou Zhi e la
diocesi di Feng Xiang della provincia dello Shaan Xi, assicura loro “che la porta
della chiesa è sempre aperta, perché nessuno è estraneo o straniero nella Chiesa”.
Dopo la festa del capodanno cinese trascorsa in famiglia, i lavoratori emigrati sono
tornati ai luoghi di lavoro e le comunità cattoliche che si trovano nella zona industriale
si sono mobilitate per accoglierli e rispondere alle loro esigenze spirituali e morali.
Infatti durante un sondaggio condotto da Faith in un centro di collocamento per lavoratori
emigrati, è risultato che ci sono giovani cattolici i quali cercano un posto lavoro
con una chiesa o con la possibilità di trovare un sostegno spirituale nelle vicinanze.
Gli intervistati hanno anche chiesto ai giornalisti di Faith di far giungere la loro
voce ai vescovi, ai parroci, ai sacerdoti, perché anche lontani per motivi di lavoro,
desiderano comunque vivere “una vita spirituale regolare” come facevano quando erano
a casa, soprattutto a Pasqua e a Natale. E la Chiesa locale sta cercando di rispondere
a questa loro esigenza così sentita con iniziative diverse. Ad esempio dal 12 al 16
febbraio, la parrocchia di Xiao Han Cun ha invitato i giovani locali e i lavoratori
immigrati al Campeggio spirituale di 5 giorni per consolidare la loro fede e far sentire
loro l’appartenenza alla Chiesa. Tre seminaristi del Seminario maggiore di Shen Yang,
insieme alle suore della congregazione di S. Paolo, hanno guidato l’incontro sul tema
“Ritorna dal Padre”, invitandoli a prepararsi a vivere il tempo forte dell’anno liturgico,
la Quaresima. (R.P.)